«Sì a ruolo attivo». Non si tratta di una faccenda di sesso, ma di bombardare con aerei e navi la Libia. A dirlo è il segretario del PD. Oggi è Bersani, ai tempi della guerra nell’ex Yugoslavia era D'Alema che comandava. Comunque e sempre in prima fila dalla parte degli imperialisti atlantici.
Il bombardamento della Libia da parte di aerei francesi, inglesi e americani (e italiani) non protegge la vita umana, ma trasforma il Paese in un campo di battaglia con vittime innocenti. Questo è un intervento imperialista a cui l’Italia si associa volentieri, pur avendo tutto da perdere, anche sotto il cinico profilo economico.
Per dar retta a Nicolas Sarkozy (che intanto si fotte le aziende italiane) e al suo degno compare Barack Hussein Obama, l’Italia ha perso la faccia e ci rimetterà di suo, in ogni caso. Sia nel caso che Gheddafi (o figure a lui vicine) resti al potere, sia nell’ipotesi di una pax americana, la spartizione del bottino sarà garantita a favore dei soliti noti e l’Italia resterà a fare da capro espiatorio o da ospite incomodo. Non dobbiamo dimenticare che ben il 3,5% delle riserve mondiali di petrolio si trova in Libia, e le prospezioni hanno finora riguardato solo il 30% del territorio.
Non ci sono soldi per la cultura e l’istruzione, per l’assistenza agli anziani e per le infrastrutture, ma i soldi per bombardare la Libia si trovano subito. Quelli che sono a favore di un attacco militare in Libia perché sarebbe a sostegno di un movimento democratico di opposizione contro una dittatura sanguinosa, dovrebbero rispondere alla seguente domanda: perché le grandi potenze non applicano gli stessi criteri in Afghanistan e in Pakistan, dove i regimi locali impiegano la più brutale violenza contro qualsiasi opposizione? E che dire del Bahrain, quartier generale della V flotta americana, dove lo sceicco Al-Khalifa ha abbattuto manifestanti disarmati con il sostegno saudita, attaccando ospedali così come denunciato dalla Croce Rossa internazionale? Che dire di Gaza, dove questi stessi democratici che invitano ad un ruolo attivo in Libia sono stati a guardare mentre gli aerei, i carri armati e gli elicotteri israeliani massacravano migliaia di civili palestinesi? Che dire dello Yemen, dove il presidente filo-occidentale Ali Abdullah Saleh ieri ha ucciso 52 manifestanti e feriti gravemente 126?
Berlusconi e il PD sono dalla stessa parte di Arabia Saudita, Bahrein ed Emirati, che arrestano, torturano e uccidono i propri oppositori, e che hanno votato a favore di un intervento militare per il presunto scopo di rafforzare la democrazia in Libia!
Fino a ieri lo stesso personale politico dell’imperialismo abbracciava e baciava Gheddafi, un tiranno brutale, e ora invece appoggia un Consiglio di transizione composto di alti funzionari dello stesso regime che hanno voltato le spalle a Gheddafi, ma che si sono affrettati, chiedendo il bombardamento della Libia, ad assicurare alle compagnie petrolifere che poi potranno fare ciò che vogliono.
Cari democratici, voi siete solo gli utili idioti del terrorismo atlantico.
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