domenica 8 settembre 2024

Una gigantesca menzogna

 

«Una persona che, come me, si è occupata per gran parte della vita di letteratura inglese e americana, dovrebbe aspettarsi come prima domanda al suo ritorno da un viaggio negli Stati Uniti: «Qual è la situazione presente nella letteratura americana?» e se non sapesse rispondere con informazioni precise e dettagliate, magari accomodate in una prospettiva speciosa, non dovrebbe meravigliarsi di sentirsi rimproverare di non conoscere il proprio mestiere e il proprio dovere. Non è che io non abbia fatto sondaggi, ma l’unica conclusione a cui mi par lecito giungere è la stessa che in ogni altro Paese culturalmente di primo piano nel mondo occidentale: si possono fare dei nomi come John Updike, Malamud, Truman Capote, ma la verità è che dopo la scomparsa di Faulkner nessuna figura cospicua, neanche Steinbeck, come vorrebbero alcuni, è da segnalare nella letteratura americana. Quanto poi ai cappelloni di qui, sono ancora infatuati del romanzo utopistico dell’inglese Tolkien, su un popolo completamento immaginario.» (Mario Praz, Il mondo che ho visto, p. 158).

Nell’aprile del 1927, nel delta del Mississippi, dopo i violenti temporali durante il fine settimana di Pasqua, il fiume ha iniziato la sua più grande piena a memoria d’uomo (bianco). Milioni di ettari sommersi, mezzo milione di sfollati, centinaia di morti, soprattutto neri sfruttati nelle piantagioni di cotone. Appare subito evidente che le cause di questa devastante alluvione non sono solo meteorologiche: le capacità di assorbimento dei suoli del bacino del Mississippi furono ridotte dalla deforestazione, dal drenaggio delle zone umide e dalla monocoltura, che mirava ad espandere lo sfruttamento industriale del cotone. Gli ingegneri che costruirono il sistema di dighe si sbagliavano nella comprensione del comportamento del fiume. L’intera nazione è colpita da questa tragedia, si riattivano le divisioni della Guerra Civile: il Nord giudica il Sud arcaico e razzista, e il Sud accusa il Nord di sfruttare le sue risorse.

William Faulkner aveva compreso molto presto questo problema. Cresciuto sul fiume, ha capito prima di chiunque altro che gli atti politici hanno un peso anche sulla natura. La grande alluvione del 1927 gioca un ruolo importante in molti dei suoi capolavori, come L’urlo e il furore o Mentre morivo (As I Lay Dying). È durante la grande alluvione che i neri, forza lavoro delle piantagioni, non poterono andarsene: furono trattenuti con la forza dai proprietari, con l’aiuto della guardia nazionale. La Croce Rossa rinchiuse le famiglie nere in quelli che lei stessa chiamava campi di concentramento, per tenerle a disposizione e per farle lavorare rafforzando le dighe.

Non esiste un luogo in cui commemorare la memoria della schiavitù, non più di quanto esista un luogo dedicato alla memoria della distruzione dei nativi americani, l’altro crimine su cui sono stati costruiti gli Stati Uniti.

La storia ufficiale degli Stati Uniti d’America è una gigantesca menzogna.


venerdì 6 settembre 2024

Le scimmie di Agnelli

 

Il vecchio sogno dei padroni: la forza-lavoro, lo schiavo umano, sostituito dallo schiavo macchina, lo schiavo bionico. Chi se ne lamenterà? Puoi frustare una macchina, prenderla a calci in culo, insultarla, romperla con un martello, non appartiene alla specie umana. Soprattutto non sciopera e non rompe i coglioni per il rinnovo del contratto.

Ricordo un’intervista di Giovanni Agnelli, detto Gianni, nella quale, divertito, raccontava di un esperimento effettuato presso gli stabilimenti della Fiat: una “giostra”, una catena di montaggio, dove al posto degli operai erano state immesse delle scimmie. Eppure è noto che lo sviluppo delle funzioni psichiche superiori, che ha una natura essenzialmente storica e dunque è una specificità propria dell’uomo, non riguarda gli altri primati né gli economisti.

La prossima previsione? Il momento in cui le macchine riusciranno a migliorarsi e in cui gli esseri umani non avranno altra scelta se non quella di fondersi con loro. Le persone con l’intelligenza, l’istruzione e/o la ricchezza necessarie per potenziare il proprio corpo e il proprio cervello diventeranno una specie che avrà poteri di gran lunga superiori a quelli della specie umana. Le persone che, per un motivo o per l’altro, non si evolvono nella stessa direzione, diventeranno la specie inferiore incapace di sopravvivere o in grado di sopravvivere solo per servire come schiavi.

I migliori trionferanno. E i migliori sono quelli che hanno i soldi. Che cosa accadrà ai diritti degli altri il giorno in cui una frazione dell’umanità avrà raggiunto questo potenziale di “uomo aumentato”?

Questo futuro non sta per realizzarsi, contrariamente a quanto affermano questi tecnoprofeti. Dei folli incapaci di pensare all’umanità se non attraverso il prisma della tecnologia e del denaro. Fanno di tutto per essere i primi a padroneggiare queste tecnologie, perché ciò equivarrebbe, pensano, a padroneggiare il futuro dell’umanità.

Come sempre, le fantasie di queste élite hanno poco peso di fronte alla realtà scientifica: affermano che un giorno saremo in grado di trasferire il nostro cervello in un computer, “trascendere” il nostro cervello in una sorta di disco rigido. Questa è una stronzata. Attualmente siamo in grado di simulare le connessioni di un piccolo verme chiamato Caenorhabditis elegans e che ha solo 302 neuroni. Detto questo, nonostante tutte le conoscenze che abbiamo al riguardo, non riusciamo ancora a riprodurre il suo modo di funzionamento.

giovedì 5 settembre 2024

Una proposta semplice e ragionevole

 

In Italia, dove la lotta politica è assente da decenni, lo scontro tra poteri avviene nelle camere da letto. Frega nulla che tutto è sfavorevole alle attività sane in questo paese, che le cosiddette privatizzazioni e liberalizzazioni sono state e continuano ad essere la più grande rapina a danno di un paese dall’epoca di Alarico. La politica italiana si occupa d’altro, è diventata un torrente di iniquità, vanità e sfrontatezza, un susseguirsi di battute da trivio, di datori di lezioni pompeiane.

Non parliamo poi di lotta di classe, che non esiste in quanto è superata dal fatto che la classe dei padroni e le classi intermedie sue alleate non hanno alcun interesse ad agitare le acque dello stagno sociale. Il progetto di devastazione sociale è stato portato avanti con scientifica determinazione. Dentro di noi l’amarezza, un disgusto immenso, in superficie lo sconforto, che si muta in mugugno, improperio, turpiloquio e un sarcasmo tutto sommato ossequioso.

Da quanto tempo il tuo tenore di vita è stagnante? Sei mesi, vent’anni? I salariati italiani lavorano più ore a settimana dei tedeschi, questi ragazzi in gamba che danno lezioni di Arbeit a tutto il mondo. Non dico di cercare la formula per rovesciare il mondo (col rischio di trovarla: questa fine del mondo è tutta nostra), ma una proposta semplice e ragionevole: l’indicizzazione di salari e stipendi all’inflazione? Che cosa c’è di bolscevico nel recuperare almeno in parte ciò che ci viene tolto con l’aumento dei prezzi?

mercoledì 4 settembre 2024

La crisi di nervi tedesca

 

Alternativa per la Germania (AfD) ha ottenuto un risultato del 32,8 per cento alle elezioni in Turingia e del 30,6 percento in Sassonia. Questa percentuale di voti è quasi pari a quella che i nazisti avevano ricevuto alle ultime elezioni del Reichstag nel novembre 1932 prima di prendere il potere, il 33,1 per cento. L’AfD è quindi di gran lunga la fazione più forte nel nuovo parlamento statale in Turingia ed è solo a un seggio dietro la CDU in Sassonia.

I partiti del governo di coalizione federale tedesco, i Socialdemocratici, i Verdi e i Liberali Democratici, insieme hanno ricevuto solo il 10,2 percento dei voti in Turingia, meno di un terzo di quanto ottenuto dall’AfD, e in Sassonia hanno raggiunto un totale del 13,3 per cento.

Si cerca invano una spiegazione del perché, ottant’anni dopo la fine della dittatura nazista, un partito di estrema destra sia tornato a essere il partito più grande nel parlamento di un Land tedesco.

Da quando SPD, Verdi e FDP hanno assunto il controllo del governo federale, quasi tre anni fa, hanno subito uno spostamento a destra senza precedenti. Ogni aspetto della loro politica è dominato dalla guerra e dal riarmo militare. Hanno quasi raddoppiato il bilancio militare e sostenuto l’Ucraina nella guerra contro la Russia con consegne di armi per un valore di 23 miliardi di euro, più di qualsiasi altro paese eccetto gli Stati Uniti.

Inoltre, il governo tedesco sostiene incondizionatamente il genocidio dei palestinesi. Chiunque protesti contro di esso o anche solo lo critichi è calunniato, intimidito e perseguitato. Le dimostrazioni e le associazioni pro-palestinesi sono vietate e gli attivisti contro la guerra vengono arrestati e imprigionati.

Ma non solo di questo si tratta: quando la SPD salì al potere nel 1998, in alleanza con il Partito Verde, con l’Agenda 2010 distrusse le conquiste sociali dei decenni precedenti e creò un enorme settore a basso salario che prima non esisteva in Germania, alimentando per anni il mito dell’accoglienza che non ha limiti. Nove anni fa, Angela Merkel aveva lanciato il suo grido di battaglia “Possiamo farcela” in risposta a un afflusso storico di immigrati.

La Germania orientale, non si è mai ripresa dalla devastazione industriale dopo la riunificazione e dalle conseguenze dell’Agenda 2010 (l’unificazione distrusse 8.000 aziende e milioni di posti di lavoro). Laddove si assumeva la responsabilità del governo, anche il Partito della sinistra e il suo predecessore PDS perseguivano politiche altrettanto di destra della SPD e dei Verdi, con cui collaboravano a stretto contatto.

In Turingia, dove il partito ha guidato il governo per 10 anni, il Partito della sinistra ha perso quasi due terzi dei suoi voti ed è stato estromesso dal potere. Il Partito della sinistra ora sta facendo tutto il possibile per aiutare la CDU a ottenere una maggioranza sicura.

La SPD, che da tempo ha cessato di essere un partito anche solo larvatamente di sinistra, rappresenta gli interessi delle corporazioni, delle banche, dell’apparato statale e dell’imperialismo tedesco. È incapace di fornire una risposta alle questioni sociali che affliggono milioni di persone. Lo stesso vale per i Verdi, il partito della ricca ed egoista classe medio-alta urbana.

A ciò si aggiunge, cosa non da poco, la crisi che affliggono le case automobilistiche tedesche, in particolare la Volkswagen, nonostante il governo federale voglia lanciare nuovi aiuti per l’industria (i vantaggi fiscali ammonteranno a 585 milioni di euro solo per l’anno prossimo).

Questa dinamica politica di base può essere osservata in quasi tutti i paesi occidentali. L’incapacità dei partiti “di sinistra” o “democratici” di affrontare le questioni sociali più urgenti spinge l’elettorato verso i partiti di destra e i fascisti.

lunedì 2 settembre 2024

Sogni

 

Ieri, leggevo, sull’indebitatissimo quotidiano di Confindustria, un articolo dal titolo: Sogni pilotati per influenzare e potenziare la mente. Ho subito pensato: finalmente avrò sogni decenti da ricordare, e non l’attuale scoubidou narrativo che mi ritrovo ad ogni risveglio.

«L’ambito delle neurotecnologie si appresta a penetrare quella che è la vera ultima frontiera: il cervello. Sono infatti in fase di sviluppo numerose tecnologie in grado di interfacciarsi con il cervello umano, promettendo enormi benefici ma paventando anche potenziali pericoli, da gestire».

Come solito i pericoli sono dati in gestione non si sa bene a chi (ve lo dico tra una riga e mezzo), quanto ai benefici, questi sono da spartire tra gli “investitori”, dove non manca la Neuralink, compagnia di Elon Musk, né Blackrock Neurotech, eccetera.

Scrive il giornale: «[...] tali tracciati venivano poi interpretati da Ai [e da chi, sennò?], che ne deduceva il possibile significato con accuratezza del 53% [...]». Insomma, il risultato del lancio di una monetina: testa o croce purché sia un bel lancio. Ma, promettono, sapranno fare di meglio in futuro.

Prende corpo e si consolida il processo di riproduzione allargata della schizofrenia come forma mostruosa della sua normalità coatta, moderna epidemia sociale che esplode nella violenza massificata. Ancora qualcuno rimpiange un’umanità sottratta, ma come nei sogni non ricorda più di che cosa realmente si tratta.

domenica 1 settembre 2024

Desideri

 

Non è un paradosso della società attuale, ne rappresenta invece l’essenza. Un uomo, sui novanta chili, pensionato ex operaio, acquista per alcune migliaia di euro una nuova bicicletta perché pesa 250 grammi in meno della precedente.

Non dobbiamo scambiare la contraddizione principale con quella secondaria ... Cultura borghese e cultura proletaria. La lotta tra le due linee. Per stabilire un legame tra le masse dobbiamo agire in conformità con i loro bisogni e i loro desideri. I desideri delle masse ... Ma siamo seri, che cosa ce ne frega a noi dei desideri delle masse?