Piergiorgio
Oddifreddi sostiene che “il novanta per cento delle persone è stupido”. Dettaglia
il matematico: “In un paese di 60 milioni di abitanti come l’Italia, saranno
all’incirca 54 milioni”. Non è solo provocazione, ne è convinto, tanto che ha
scritto un Dizionario della stupidità.
L’ho sfogliato in libreria, ma non saranno mancati gli acquirenti. Stupidi
quelli? Forse. Magari non il 90 per cento, ma come percentuale siamo vicini.
Ieri
ho letto un articolo che sostanzialmente conferma la tesi di Oddifreddi, anche
se non parla esplicitamente di stupidità, bensì di una sua parente di primo
grado. Il titolo dell’articolo: “Il 70
per cento degli italiani è analfabeta (legge, guarda, ascolta, ma non capisce)”.
Racconta:
«Non è affatto un titolo sparato, per
impressionare; anzi, è un titolo riduttivo rispetto alla realtà, che avvicina
la cifra autentica all'80 per cento. E questo vuol dire che tra la gente che
abbiamo attorno a noi, al caffè, negli uffici, nella metropolitana, nel bar,
nel negozio sotto casa, più di 3 di loro su 4 sono analfabeti: sembrano
“normali” anch'essi, discutono con noi, fanno il loro lavoro, parlano di
politica e di sport, sbrigano le loro faccende senza apparenti difficoltà, non
li distinguiamo con alcuna evidenza da quell'unico di loro che non è
analfabeta, e però sono “diversi”.»
Confermo.
Il guaio non deriva tanto da fatto che “parlano
di politica”, ma che vanno a votare.
*
Stamani. Guardo il mio interlocutore negli occhi e intuisco
che non sta capendo una mazza di quello che gli sto dicendo. Allora semplifico,
vado con gli esempi terra-terra e poi, complice il fatto che nessuno mi vede,
conto con le dita. Lui fissa le mie dita ma si capisce che gli si è estinto
anche l’ultimo barlume di pensiero. Quando si riprende dal suo torpore è solo
per insistere nella sua posizione, come se non avesse ascoltato. E trovo così
immediata conferma dell’inutilità dei miei sforzi. Non gli stavo parlando del
rasoio di Occam, ma spiegando con cortesia e pazienza che le sue congetture
sulla lettura della bolletta dell’acqua vanno a fondo e annegano non appena le
confronti con i numeri riportati nella bolletta stessa. E prendersela con
l’operatore del call center, gli dico, è sbagliato, e bene ha fatto a
riattaccare. Quest’ultima frase l’ha capita benissimo e si è adontato. Fanculo.