C’è un’emergenza che riguarda solo apparentemente il Giappone. I livelli raggiunti di radiazioni (1.000 milliseverts/ora) non consentono più ad alcuno di operare attorno al reattore n. 2. Ciò significa, senza fare alcun allarmismo, che l’incidente è in caduta libera. Siamo ad un punto di non ritorno. Nella centrale c’è tanto di quell’uranio e plutonio da compromettere irrimediabilmente tutto l’ecosistema locale e anche molto di più. Tutto questo perché è stata sottovalutata la portata dell’incidente. Poi perché abbiamo a che fare con una classe politica e dirigente semplicemente stupida quando non criminale. A livello globale. Dei semianalfabeti che per arrivare al potere debbono anzitutto scendere a compromessi di ogni tipo con il raket economico.
Lo vediamo chiaramente nelle vicende della crisi finanziaria, nelle rivolte del Nordafrica, nel disastro nucleare in Giappone. La politica non controlla e non regola più nulla, è semplicemente al traino d’interessi economici corposi. I responsabili di questo e di altri disastri, i veri padroni del mondo, restano occulti. Qualcuno ha mai visto la faccia del presidente della Tepco?
Questo sistema ci toglie la vita e addestra alla sopravvivenza, cioè ad aver paura perfino della pioggia e di nutrirci con i prodotti dell’orto, di bere il latte. Ci hanno abituati a stare in ansia per gli indici di borsa dai quali fanno dipendere la nostra esistenza. Orwell era un dilettante.
Ho già postato alcuni commenti alle sue eccellenti riflessioni. Ma oggi, da lettore ormai quotidiano del suo blog, volevo semplicemente ringraziarla per la davvero rara amara lucidità con la quale squarcia i veli di questi tempi oscuri.
RispondiEliminaE' ovvio che la domanda che strozza la gola di chi ancora pensa con la propria testa è quella già avanzata da qualcun altro in passato, "che fare?". A questo punto però è verosimile che la risposta alla domanda sia: nelle condizioni attuali non è possibile fare alcunché, se non resistere, aspettare e sperare di vivere abbastanza da vedere, se non la fine, almeno l'inizio della fine di tutto questo.
non sottometterci al delirio dominante è presupposto essenziale
RispondiEliminagrazie per l'attenzione