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Bisogna però anche dire come si è arrivati a questo punto, all’offensiva di questi giorni contro la magistratura, alla “riforma epocale” che mira a mettere fuori causa una magistratura che di una seria riforma ne avrebbe proprio bisogno, visto che si tratta di una casta d’intoccabili con non pochi privilegi e prerogative davvero esorbitanti.
Il fascismo degli anni Venti non fu colpa solo della monarchia, della confindustria e degli agrari, del protagonismo di masse poste in movimento dalla guerra. Fu anche il risultato delle divisioni della sinistra, dell’appoggio diretto e indiretto dei popolari, cioè della convergenza d’interessi tra Vaticano e fascisti.
Berlusconi e le sue “riforme epocali”, compresa quella elettorale, non sono lì per caso, ma soprattutto a causa della supponenza di alcune “intelligenze” della sinistra liberale e di quella massimalista, dell’inciucio esplicito o di fatto tra cattolici (Prodi, Casini e molti altri) e fascisti, Berlusconi, Bossi e Fini.
Quando un’opposizione si riduce, soprattutto, a raccogliere le firme nelle piazze, nei gazebo, per battere la reazione di destra e i disegni eversivi di Berlusconi, vuol dire che sul piano politico, della proposta e della lotta, dentro e fuori il Parlamento, è morta.
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