Ancora bombe intelligenti

Chi volesse valutare grazie a quali complicità, esplicite e tacite, Berlusconi è in sella da un ventennio, non può esimersi dal rilevare, obiettivamente e ormai con disincanto, che molte sono le responsabilità ascrivibili alla classe politica cattolica ed ex piciista. Soprattutto si segnalano gli esponenti che ora battono il ferro delle dimissioni di Berlusconi, i quali però non hanno mai fatto mancare al governo la possibilità di far passare lo scudo fiscale, le spese militari, le privatizzazioni, eccetera. L’ultima occasione ha visto convergere il voto del Pd (e delle opposizioni) con quello del governo (in minoranza a causa della defezione della Lega) nelle commissioni difesa ed esteri a favore della risoluzione Onu che autorizza i bombardamenti in Libia. Né va dimenticata la recente votazione contro l’accorpamento amministrative-referendum, così come voleva la maggioranza per sabotare il quorum.

Visto come sono andate certe votazioni in Parlamento, bisogna essere disonesti per voler credere che non si tratti di una deliberata volontà di favorire Berlusconi, tuttavia non si può dire nulla di concreto, essendo notoriamente segreti certi scambi.

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Qualche mese fa Napolitano accoglieva al Quirinale Gheddafi, con molto calore così come testimoniano le foto che immortalano l’evento. Ora quest’uomo di pace dice che bisogna fare quello che è necessario, cioè bombardare la Libia. Un paese che un tempo aveva 800mila abitanti e il colonialismo italiano ne uccise 100mila.