venerdì 18 marzo 2011

"Ci stanno lasciando morire"



Fukushima è già a fondo pagina, nei prossimi giorni sarà relegata in quelle interne e poi, un po’ alla volta sparirà come “notizia”. Da qui a giugno si spera che la “gente” dimentichi e poi il resto lo faranno le vacanze, il sole, il mare e fanculo il resto. Questo è chiaramente nei propositi di tutti, di tutti coloro (anche molti di coloro che si dicono contrari al nucleare) che stanno al potere o nei paraggi (*).

Del resto ci vorranno settimane per venire a capo della faccenda, meglio farlo senza troppi clamori. In una conferenza stampa di ieri, il portavoce della benemerita Tokyo Electric Power Company (TEPCO) ha affermato che i getti d’acqua avevano abbassato i livelli di radiazione presso l'impianto di quasi 20 punti, a 292 microsieverts (verso le 21 di ieri ora locale), e poi a 289. Questi numeri sono fuori della realtà, come del resto sostiene Jaczko Gregorio, presidente della US Nuclear Regulatory Commission. Se i livelli di radiazioni presso l’impianto fossero sui 300 microsieverts/ora gli operatori potrebbero fare pic-nic: 300 microsieverts corrispondono a 0,3 millisievert, cioè a 0,003 rem (che non è poca cosa se l'esposizione è prolungata per diverse ore o diversi giorni. Questa scala si basa sulle emissioni del Cesio137. La conversione in dose equivalente si riferisce al quanto gamma della radiazione del radionuclide Cs137 con un'energia di 662 keV. Un operatore non dovrebbe superare 6 millisievert/anno). Ma forse quei numeri si devono leggere  come millisievert/ora, cioè 1.000 volte più alti e ciò spiegherebbe l'impossibilità per gli elicotteri di avvicinarsi alla centrale. Comunque il dato dichiarato dalla TEPCO non è stato verificato in maniera indipendente e non ci sono prove che le temperature all'interno della struttura sono in calo.

Tutto questo è parte del continuo tentativo di nascondere la situazione reale. Il professor Akira Yamaguchi dell'Università di Osaka ha detto all’emittente di Stato giapponese NHK che sono state scaricate circa 7,5 tonnellate di acqua. Non si conoscono le dimensioni della piscina, ma a giudicare da altri esempi probabilmente dovrebbe avere una capienza di 2.000 tonnellate. Ciò non significa che la piscina deve essere completamente piena, ma è necessario che essa sia coperta d’acqua per almeno un terzo. Quindi siamo ben lontani dal raggiungere tale obiettivo. Anche i funzionari del governo hanno riconosciuto che per ogni reattore in surriscaldamento sono richieste circa 50 tonnellate di acqua ogni giorno.

Il New York Times ha riferito che il Giappone e gli Stati Uniti hanno tenuto un numero sempre maggiore di barre di combustibile esaurito in piscine di stoccaggio temporaneo presso le centrali. Un totale di 11.195 barre di combustibile esaurito sono conservati a Fukushima.



I 700.000 sopravvissuti evacuati stanno lottando per far fronte a temperature sotto lo zero, scarsità di cibo e una cronica mancanza di carburante e di elettricità. Ancora più drammatica la situazione nell’area attorno alla centrale (la zona di evacuazione di Fukushima ha un raggio di 20 km ufficiali, che rimane di gran lunga inferiore agli 80 chilometri dichiarati pericolosi da Washington). Poca o nessuna assistenza ufficiale, compreso il trasporto, è stato offerto ai residenti nella zona interessata. La rabbia è crescente tra la gente comune. Katsunobu Sakurai, il sindaco di Minamisoma, una città all'interno della zona di esclusione ha dichiarato alla BBC: “Il governo non ci dice nulla. Siamo isolati. Ci stanno lasciando morire”.


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