Quasi quaranta milioni d’italiani si sono recati alle
urne per eleggere 945 deputati e senatori. Non è bastato per formare un
governo. Il presidente della repubblica, il quale riferendosi a se stesso si
autodefinisce “capo dello Stato”, ha ritenuto di nominare ben due commissioni,
a tempo indeterminato e delle quali solo alcuni membri sono parlamentari, per le
riforme istituzionali e per l’economia, ossia per trovare punti di convergenza
tra i partiti su quelle problematiche. Questa decisione è stata presa perché gli altri quasi mille parlamentari,
da soli, non sono riusciti a formare un governo. Non chiamatelo inciucio, non sta bene.
Il rappresentante del movimento per la rivoluzione,
quel tonno di Vito Crimi, ha dichiarato: “Il Presidente ci dà ragione, Parlamento subito
al lavoro”. Ci vorrà del tempo e forse poi anche Crimi e le altre intelligenze della tonnara grillista capiranno di essere caduti in un altro tranello. Fatale.