martedì 17 marzo 2020

Un punto di vista diverso



So che a qualcuno o a molti non garberà, ma vale la pena leggerla questa intervista poiché mai come di questi tempi un punto di vista diverso, espresso da un virologo di fama mondiale, è opportuno conoscerlo e prenderlo in debita considerazione.

13 commenti:

  1. ancora non si sa, ovviamente, quanto gli anticorpi rimangono attivi passata l' infezione polmonare.

    il discorso immunità di gregge, che non contesto, in assenza di vaccino (che arriverà probabilmente inizio estate, poi su l' efficacia vedremo)e in assenza di dati sulla permanenza della risposta immunologica è un terno al lotto

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    1. se non ci fosse risposta immunitaria a che cosa servirebbero i vaccini? chiedo, da ignorante

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    2. permanenza della copertura, non risposta

      scusate mi ero ripromesso di non discutere degli aspetti medici,materia che non domino e aspetti che ritengo non primari. mi interessa l'economia e le future ricadute politiche

      vedo che in UK si vocifera dovrebbero chiudere le scuole, bella immunità di gregge

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    3. no, uk rischiava di diventare il paria occidentale per merci e capitale umano

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  2. Il problema è che a volte i virus mutano molto velocemente, e in questo caso puoi riprendere lo "stesso" virus più volte.
    Il punto non è quanto rimangano attivi gli anticorpi, altrimenti appunto i vaccini non servirebbero in generale a nulla.
    E' invece importante se gli anticorpi X, sviluppati per combattere il virus X, saranno ancora ancora adeguati a combattere il virus X', ovvero mutato dopo un tempo T.
    E' per questo che il vaccino dell'influenza si fa ogni anno, poichè i virus influenzali mutano molto velocemente, mentre ad esemoio il tetano e il morbillo no.
    Per cui qui siamo nella situazione in cui non sappiamo ancora quanto sia stabile geneticamente sto virus della cippa, e quindi non sappiamo se sia più efficace l'immunita di gregge (per vaccino o per contagio) oppure la quarantena (togliere al virus il materiale per sopravvivere e quindi levarsi dall'universo per mancanza di ospite a cui attaccarsi).
    PS ti leggo sempre, ora sono in casa e quindi commento pure!!

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    1. adesso che sei a casa vorrei venire ad incontrarti ma, come sai, non posso

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    2. Paaaazzaaaaaaa... Almeno 1.82 m di distanza, facciamo anche 3 m, crepi l'avarizia ;-)

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    3. dice l'ilaria nazionale:
      È importante sapere il numero degli infetti, perché se l’ospite non ha difese il virus incontra solo semafori verdi e continua ad infettare. Nel momento in cui si producono anticorpi, il virus si ferma.

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    4. L'Ilaria, che ne sa più di me, ha ragione ma la sua affermazione non tiene conto del tempo.
      Va detto che sono state fatte delle analisi genetiche tra il "ceppo" tedesco (dal quale sembra sia iniziata l'epidemia in Europa) e il ceppo italiano. Pare siano identici. Questo fa ben sperare sulla possibilità di fermare il contagio seguendo il ragionamento della Capua.
      Aggiungo che alcune inferenze statistiche fanno pensare che il numero di contagiati (in Italia) sia 5-10 volte quello dei contagiati misurato via tampone. Sostanzialmente si confrontano l'andamento temporale dei contagi misurati (che sono affetti da errore di campionamento) e l'andamento temporale del numero di deceduti, che invece è sostanzialmente esatto. Si evidenzia una incoerenza da cui è possibile estrarre con una certa confidenza il numero teorico dei contagiati.

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  3. https://www.globalist.it/world/2020/03/15/mantovani-johnson-e-un-incosciente-la-gran-bretagna-avra-migliaia-di-morti-2054500.html

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  4. purtroppo non sembra proprio un grande esperto....
    https://www.nextquotidiano.it/dieci-cose-da-sapere-su-giulio-tarro/

    Giovanni

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