giovedì 26 marzo 2020

Moriremo tutti




I cubani sono anche più pericolosi, potrebbero infettarci col
virsu guevarista o, peggio, con covid-castrista59.
Iacoboni scrive su La Stampa.
Ai tempi della peste, quanti "untori" avrebbe denunciato?

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«Le nuove malattie, come un virus a trasmissione aerea, volano di bocca in bocca nell’opinione pubblica. Ben pochi sanno cosa significhi “zoonotico”, ma tutti hanno sentito parlare di SARS e di aviaria, e magari della febbre del Nilo occidentale. Molti conoscono qualcuno colpito dalla malattia di Lyme o vittima dell’AIDS. Sanno di Ebola e sanno che è terribile. C’è preoccupazione e vaga consapevolezza. Ma pochi hanno tempo e voglia di esaminare il lato scientifico della questione. Posso dire per esperienza personale che quando racconto che sto scrivendo un libro su questi argomenti, su spaventose malattie emergenti, virus killer e pandemie, in generale i miei interlocutori vanno al sodo e chiedono: moriremo tutti? Ho deciso di rispondere sempre di sì.
Certo, moriremo tutti. È un fatto inevitabile di natura. La maggior parte di noi, però, soccomberà per cause più banali di un nuovo virus emerso di recente da un’anatra, uno scimpanzé o un pipistrello (p. 528).»

David Quammen, Spillover, Adelphi, 2020, 14 euro.

P.S. : Spillover indica il momento in cui un virus passa dal suo “ospite” non umano al primo “ospite” umano. Il primo ospite umano è il paziente zero. Le malattie infettive che seguono questo processo le chiamiamo zoonosi. Il 60% delle malattie infettive umane sono zoonosi, cioè date da microrganismi trasmessi da un animale in tempi relativamente recenti. L’altro 40% delle malattie infettive proviene da altro, da virus o altri agenti patogeni che si sono lentamente evoluti nel tempo insieme all’uomo. Non potremo mai sradicare una zoonosi, a meno che non uccidiamo gli animali in cui vive. Questa epidemia di SARS Covid-19 è talmente diffusa che potrebbe non scomparire del tutto, rimanere latente nei suoi “ospiti” umani. La pericolosità di questo virus dipende dal fatto che si diffonde dalle persone prima che si vedano i sintomi, contrariamente alla SARS precedente, più contagiosa e più micidiale, ma le persone non erano contagiose se non quando manifestavano i sintomi. La sottovalutazione di questo aspetto ha causato strage presso la popolazione più esposta e fragile.

2 commenti:

  1. Il fatto che spaventa di più è che questi fatti, pur tremendi, non ci insegneranno nulla. Meglio dare la colpa al destino o a chissà cosa pur di non fermarsi a riflettere.
    Un gran bel post, questo. Istruttivo.

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