giovedì 12 marzo 2020

È sempre business



Attenuazione del coprifuoco. Secondo fonti repubblichine, per il Viminale l'uscita cani a piedi per propri bisogni non è passibile di sanzione. 

«Fido, per favore, prendimi anche sigarette e giornale. Grazie».

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L’ambasciatore italiano presso l’Unione Europea, Maurizio Massari, è intervenuto ieri con una lunga lettera pubblicata su Politico, denunciando il comportamento lassista di molti stati europei che hanno ignorato le richieste d’aiuto italiane circa l’invio di materiale sanitario (trattenute invece sia da Francia che Germania nei loro Paesi) come le mascherine protettive. L’Italia ha già chiesto l’attivazione del “meccanismo di protezione civile dell’Unione europea per la fornitura di attrezzature mediche per la protezione individuale” ma tale richiesta non solo è andata a vuoto, ma nessun paese europeo si è degnato di rispondere.

Se l’Europa si è mostrata insensibile di fronte alle richieste italiane, così non è stato per la Cina che ha fatto sapere, per bocca dell‘Ambasciata cinese in Italia, di essere pronta a soddisfare le richieste italiane.

Trump direbbe che i cinesi lo fanno perché hanno la coscienza sporca. Beh, lui di coscienza non ne ha proprio.

Insomma, Germania e Francia hanno bloccato le esportazioni di attrezzature mediche protettive, mentre la Cina si è offerta di vendere in Italia 1.000 ventilatori polmonari, 2 milioni di maschere, 20.000 tute protettive e 50.000 tamponi di test coronavirus. È pur sempre business, direbbe Al Capone. 

Sul fronte della diffusione della pandemia (finora lo 0,0015 della popolazione mondiale), una domanda: può essere che ci siano solo rari casi nella maggior parte dei paesi africani? Solo 2 in Burkina Faso, 1 in Costa d’Avorio, e pochi anche in Egitto (64), in Algeria (24), in Sudafrica (17)? Su 1,3 miliardi? Solo per effetto della popolazione più giovane, di un bacino più ristretto di vecchietti con pluri-patologie pregresse?

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Per quanto riguarda gli effetti economici dell’epidemia, che saranno senz’altro aggravati dal tracollo dei mercati finanziari (siamo solo all’inizio), si faranno sentire da qui a un mese in modo drammatico e quanto più durerà il blocco; se tale blocco dovesse investire nelle stesse forme l’Europa e in primis la Germania (già gravata dai suoi rapporti con la Cina), allora sarà una vera e propria catastrofe economica con impatti ancora non prevedibili sulla tenuta sociale e da non escludere sugli assetti politici e istituzionali.

I tassi di base del denaro hanno raggiunto praticamente il loro minimo, saranno possibili altre limature ma dopodiché non resterà che regalarlo in senso letterale.

Intanto alla fine di questo mese molti lavoratori non vedranno arrivare i loro stipendi, con la concreta prospettiva di non vedere un euro anche in aprile, ed è probabile che non pochi posti di lavoro verranno cancellati, o fortemente ridimensionato l’orario settimanale, e allora cominceremo a sentire un’altra musica.

2 commenti:

  1. nun te ne offendere Olympe, ma io dell'operazione medici cinesi in vacanza in italia la penso come questo tizio che linko:
    http://www.asiafreaks.net/archives/2737

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