Voglia di golpe
Per il potere non è facile gestire una situazione dove domina un pericolo reale e non simulato, cioè come in altri casi creato ad hoc. E tuttavia per ogni potere la vera catastrofe è solo quella di essere spazzato via. Di simili esempi è piena la storia.
Nella concezione ormai solo poliziesca del cosiddetto lockdown, qualsiasi forma di resistenza diventa “diserzione” e “terrorismo” (termini usati ieri sera dal prof. Richieldi) e dunque crimine da perseguire a norma di decretazione d’emergenza. Poi, per chi dubita, anche solo nel pensiero, si tratta di oltraggio alla “scienza”!
Stante la situazione, e dunque in nome del bene comune, ogni provvedimento normativo diventa urgente e indispensabile, che trova forza e legittimazione in un racconto mediatico che per la popolazione è la sola rappresentazione del fenomeno reale. È vero che l’ignoranza crea i personaggi di cui ha bisogno, ma questi non sono tempi normali in cui tutti possono accettare di fingere ignoranza come solo un mese addietro.
Tanto è vero che una parte crescente di questo paese non crede a tutto ciò che si racconta. Aveva ragione Machiavelli: “Dove men si sa, più si sospetta”. Ciò avviene in modo differente a seconda delle singole sensibilità e interpretazioni, comunque parallelamente al fatto che le spiegazioni offerte dallo spettacolo mediatico riescono sempre meno a padroneggiare i pensieri della gente.
La realtà dei malati gravi è esibita in cifre e quella dei morti in lunghe teorie di bare. L’evento è indiscutibile, ma è proprio l’enorme incidenza di morti e di malati gravi in alcune zone, le deficienze del sistema sanitario, a far resistenza alla pretesa che si tratti di una catastrofe inattesa e immeritata, e in tal modo obliare su inettitudini e omissioni gravissime.
La nostra Costituzione non permetterebbe un obbrobrio come quello partorito dal parlamento ungherese. Sarebbe stato bocciato subito dalla corte costituzionale.
RispondiEliminaNon è sull'attacco ai principi costituzionali o democratici che andrebbe incalzato il nostro di governo. Sono ben altre le sue responsabilità e le sue colpe.
Altra cosa è alzare la testa (un pò sopra il livello di Sala ed Erdogan tanto per capirci) e vedere il caos a livello geopolitico che sarà ulteriormente aggravato da questa epidemia. E a come il gioco delle potenze cambierà (sta già cambiando) a seguito della pandemia.
sì, concordo, ma ci provano. rammento che lo statuto albertino (anche se era altra cosa) non fu mai abrogato, e nemmeno formalmente la costituzione di weimar (bastò l'art. 48). sugli obbrobri non metterei mai la mano sul fuoco
Eliminasulle colpe e responsabilità mi pare di aver detto abbastanza nel mio piccolo