venerdì 20 marzo 2020

Cosa dice l'ISS al 20 marzo




Report dell’ISS in data 20 marzo che descrive le caratteristiche di 3200 pazienti deceduti e positivi a COVID-19 in Italia. La distribuzione geografica dei decessi vede il 68% in Lombardia e il 16,4 in Emilia Romagna. Pertanto l’84,4 per cento dei decessi presi in esame sulla base delle cartelle cliniche riguarda queste due regioni, in particolare alcune province.

Deceduti con zero patologie sono 6, 113 con una patologia, 128 con due e 234 con tre o più. Il 75,2 dei deceduti presentava almeno due patologie.

Durante il ricovero, l’84% dei pazienti deceduti COVID-19 positivi assumeva terapia antibiotica, meno utilizzata la terapia antivirale (54%) e quella steroidea [cortisone] (31%). Il comune utilizzo di terapia antibiotica può essere spiegato dalla presenza di sovra infezioni.

Prima del ricovero in ospedale, il 36% dei pazienti deceduti COVID-19 positivi seguiva una terapia con ACEinibitori [terapia per l’ipertensione arteriosa, del post-infarto del miocardio e dell’insufficienza cardiaca cronica] ed il 16% una terapia con Sartani (bloccanti del recettore per l’angiotensina) [sono le tipiche terapie prescritte a pazienti in età geriatrica]. Questo dato può però essere sotto-stimato in quanto non sempre dalle cartelle cliniche era possibile evincere la terapia eseguita prima del ricovero.


Ad oggi (20 marzo) sono 36 dei 3200 (1.1%) pazienti deceduti COVID-19 positivi di età inferiore ai 50 anni. In particolare, 9 di questi avevano meno di 40 ed erano 8 persone di sesso maschile ed 1 di sesso femminile con età compresa tra i 31 ed i 39 anni. Di 2 pazienti di età inferiore ai 40 anni non sono disponibili informazioni cliniche, gli altri 7 presentavano gravi patologie pre-esistenti (patologie cardiovascolari, renali, psichiatriche, diabete, obesità).

In Lombardia il personale sanitario risultato positivo è di 2.808, un dato di per sé eloquente sulle fonti principali del contagio.

Sono 296 gli operatori sanitari positivi in Emilia Romagna, 74 nel Veneto e 85 in Toscana, 27 nelle Marche, 34 nel Lazio, 32 in Puglia, ben 44 in Sardegna su 106 infezioni diagnosticate dai laboratori di riferimento regionale. In totale gli operatori sanitari risultati positivi in Italia sono ad oggi 3.654, il 7,8 per cento del totale.


21-3-2020 ore 18.30:
Tra un po' conteranno tra i deceduti anche quelli morti per indigestione.

3 commenti:

  1. Sarebbe dunque bastato (faccio per dire bastato eh) bloccare il focolaio in Lombardia come segnalato da alcuni sindaci, e non saremmo arrivati a questo.
    I cinesi hanno bloccato la provincia di Wuhan e non l'intera nazione.
    Ah già, li è dittatura come dicono dalle mie parti.

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  2. I Cinesi hanno commesso grossi errori a quanto pare e non sarebbero un esempio da non prendere in considerazione. E proprio in Italia, con l'esperimento di Vò, abbiamo dimostrato che anche le linee guide dell'OMS, emanate sula base dell'esperienza cinese, sono state sbagliatissime.

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  3. https://www.raiplayradio.it/audio/2020/03/RADIO3-SCIENZA-Il-caso-di-Voapos-1c049e88-fb40-483e-a5a8-236f7af1db6b.html?wt_mc=2.www.fb.raiplay

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