martedì 31 marzo 2020

Il merito è merito e va pagato


L’amministratore delegato di Fca, Michael Manley, ha comunicato il taglio trimestrale del proprio “stipendio” ai lavoratori dell’azienda. Lavoratori che si guardano bene dallimitare il loro capo. Ingordi.

«Proteggere la salute finanziaria dell'azienda è responsabilità di tutti, a partire naturalmente da me e dal team di leadership. Al fine di raggiungere questo obiettivo e per evitare una riduzione del personale nel secondo trimestre, dal mese di aprile e per i prossimi tre mesi ridurrò il mio stipendio del 50% e i membri del Group Executive Council (Gec) ridurranno il loro del 30%».

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Non sono tra quelli che lanciano l’assurda accusa ai ricchi perché sono ricchi e ai padroni perché sono padroni. Sono loro i vincitori della lotta di classe e del relativo bottino. Lesibita ipocrisia è tipica della classe degli sfruttatori. Né può sorprendere, se non gli ingenui, che un giornale padronale come Repubblica (o altri) non abbia vergogna a dare rilievo a queste “notizie”, in modo fin troppo asettico, ossia senza commentarle opportunamente, fosse solo per dire quanto guadagnano questi filantropi dell’umanità con domicilio fiscale a Londra.

Manley guadagna mediamente quanto 600 dei suoi operai. L’anno scorso si è messo in tasca 13,28 milioni di euro: 1,429 milioni di euro di stipendio base, in crescita dai circa 600mila euro rispetto al 2018; a questa base si aggiungono poco più di 30mila euro di fringe benefit e stock grant che fanno parte del piano d’incentivazione per circa 10 milioni di euro e 1,8 milioni relativi ai benefit pensionistici.

Nello stesso anno la remunerazione complessiva del signor Elkann è stata pari a 3,85 milioni di euro, di cui 893mila euro come “salario” base, in calo da 1,7 milioni del 2018. I fringe benefit per il presidente ammontano a 672mila euro, cui si aggiungono 2,28 milioni di euro come stock grant del piano d’incentivazione a lungo termine. Ovviamente nel conteggio non figurano i dividendi quale azionista Fca.

Naturalmente sono tutti quattrini guadagnati grazie al “merito”.

6 commenti:

  1. Il “buon pastore”.

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  2. Poiché tutto ciò avviene a prudente distanza dall' agenzia delle entrate italiana, ci si domanda quale capriccio li induca a investire in giornali e squadre di calcio nostrane. Permane, poi, il dubbio ormai atavico sul discernimento dell'acquirente italiano di auto.

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  3. «Naturalmente». Lo suggerisco come titolo alternativo al post.

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    1. naturalmente non te lo dicono, ma sono davvero e intimamente convinti di essere biologicamente una cosa a parte

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    2. si, poco ma sicuro: il vantaggio di avere una gran leadership innata

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