lunedì 16 marzo 2020

Le ultime cartucce


Questo post riguarda anche chi abitualmente non s’interessa di finanza, poiché specie in questo momento le sorti del mercato finanziario riguardano tutti. 

*
La Federal Reserve ha dichiarato che abbasserà il suo tasso di interesse tra lo zero e lo 0,25 per cento e aumenterà le disponibilità in titoli del Tesoro USA “di almeno 500 miliardi” di dollari e le sue disponibilità in titoli garantiti da ipoteca di “almeno 200 miliardi”.

Le misure di emergenza adottate ieri sera sono un tentativo di impedire un altro crollo a Wall Street quando aprirà tra poco. Tuttavia, quando oltre ai titoli pubblici e azionari crolla anche l’oro, significa che c’è una crisi di liquidità.

Chi s’è messo liquido non ha voglia di rischiare, di lasciarci le penne. Il mercato dei pronti contro termine è un altro indice significativo di questa tendenza.

Gli eventi sul mercato dei titoli del Tesoro USA avevano seguito un corso prevedibile in risposta alla svendita del mercato azionario, il rendimento dei titoli è sceso e il loro prezzo è aumentato, poi però il rendimento dei titoli del Tesoro è aumentato improvvisamente nel momento che si fuggiva anche dall’oro.

Questi movimenti repentini indicano che il sell-off del mercato si è esteso a tutte le classi di attività, ossia che è subentrato il panico.

Tutto è stato venduto o si tenta di farlo a qualsiasi prezzo. Più che il 2008 e il 1987 questo precipitoso andamento del mercato finanziario ci riporta al 1929, e non credo di esagerare.

Per quanto riguarda l’Europa insisto nel dire che le dichiarazioni della signora Lagarde non sono frutto, nonostante la goffa successiva ritrattazione, di uno stato confusionale della stessa, bensì il segno delle crescenti divisioni tra i paesi membri della zona euro, e l’interesse a non ridurre i differenziali dei tassi tra i diversi paesi. Su una cosa concordo, sono venute tali dichiarazioni nel momento meno opportuno.

Non ho la sfera di cristallo, e non mi piacciono i catastrofisti, ma è chiaro che se non ci sarà una svolta, anzitutto e urgentemente sul piano della comunicazione (ma temo sia tardi), la catastrofe finanziaria ed economica è faccenda garantita ben di là di ciò che si può prevedere. Dio non voglia, anche perché mi pare che la cartucciera sia ormai a corto di colpi e a farne le spese saranno i soliti noti.



Questa è la prima cosa di buon senso, ma chiudere i giornali italiani che hanno creato panico ad arte, dando voce a personaggi irresponsabili e sotto stress, è anche più urgente.

3 commenti:

  1. altro che sul piano della comunicazione: gli operatori vogliono prima vedere cammello poi comprare

    i piani fiscali annunciati sono 1) divisi per stati: chi ha fa e chi non ha fa nuovo debito 2) gli annunci di 550 miliardi (merkel) e 350mld (gualtieri) sono a leva 10-14 3) il QE è aumentato di circa 12 mld/mese fino fine anno: neanche l'elemosina. con il debito che l' italia (solo per esempio) dovrà fare, anche se bce comprasse unicamente btp lo spread salirebbe a 300. non avvaloro mai le mie tesi citando un singolo dato, perchè finirei io stesso per prendere lucciole per lanterne, però la performance del btp da gio è da guardare

    una nota: certo che sta partendo il credit crunch, le liquidazioni di asset poco o inversamente correlati con l'azionario sono evidenti tentativi di fare cassa per pagare i margini delle posizioni in perdita, ma per me il comportamento del oro è il primissimo segno di inflazione. spero di sbagliarmi

    RispondiElimina
  2. recessione+inflazione il termine mi sa non c'è

    RispondiElimina