martedì 10 marzo 2020

Una sindrome virale finora ben contenuta



Dati della Protezione civile (in conferenza stampa, ore 18,15)

Positivi: + 529, tot. 8.514 attivi, ma si è in attesa, per domani, di dato più aggiornato dalla regione Lombardia sugli ultimi test;

Guariti: + 280;

In terapia intensiva o sub intensiva: 877 in totale;

Deceduti: + 168, “riguarda persone con varie patologie, non solo coronavirus”. Secondo l’assessore alla sanità lombarda i decessi nella sola Lombardia sarebbero + 135. 

La percentuale dei decessi appare piuttosto elevata, tuttavia, come rilevava ieri il professor Rezza, bisogna tener conto che tale numero, se messo in rapporto con quello stimabile di contagi reali, abbasserebbe di molto la percentuale. Inoltre, finora (dato di stasera) il 91% dei decessi riguarda ultrasettantenni “per la prevalenza in soggetti fragili e con pluri-patologie pregresse”, mentre non si hanno casi letali nelle classi d’età fino a cinquant’anni, solo dell’2% tra i cinquantenni, del 11% tra i sessantenni.



* * *

Pertanto, se si considera il numero dei positivi finora conteggiati nella regione di gran lunga più colpita, ossia la Lombardia (tot. 5.791, + 322 oggi, + 1.280 ieri, il 25% circa dei pazienti in terapia intensiva ultimamente è stato dimesso) si evince che si tratta dello 0,06% della popolazione complessiva. Sulla base di questo dato ufficiale grezzo, si tratta di una sindrome virale finora ben contenuta, ma va tenuto conto che i casi reali, non testati, è probabilmente più elevato.

Senonché, anche a livello generale, a preoccupare è l’alto numero di positivi ospedalizzati che hanno bisogno di terapia intensiva o sub-intensiva, circa il 9 per cento dei positivi totali ufficiali. Ed è questo dato che preoccupa le autorità politiche e sanitarie in relazione ai posti di terapia intensiva disponibili.

Le autorità politiche però si guardano bene dal ricordare due fatti: da vari organismi scientifici e sanitari era stato più volte lanciato l’allarme su possibili eventi virali pandemici senza che reali misure di predisposizione sanitaria ad hoc fossero approntate. Anzi, negli ultimi decenni invece di razionalizzare la spesa sanitaria e assistenziale secondo appropriati criteri, venivano tagliate tali spese in modo lineare, ossia anche laddove era bene mantenerle e anzi incrementarle.

Con quali denari? L’Italia s’è dotata di flotte navali, aeree e di sistemi d’arma sofisticati per un costo complessivo di decine di miliardi, né mai s’è negata nell’inviare proprie truppe ai quattro angoli del mondo. Questo si può fare, ma non a scapito della sanità, del personale sanitario e dei dispositivi medicali.

10 commenti:

  1. Perfetto. Ma misure analoghe alle nostre vengono o saranno adottate anche nel resto del mondo e l'OMS le ritiene indispensabili. Perciò:

    1. l'allarme è ingiustificato e nessuno all'OMS e nei governi è in grado di interpretare i dati in modo corretto

    2. l'allarme è giustificato e la nostra percezione "locale" non ci fa vedere il pericolo "globale"

    3. l'allarme è ingiustificato, OMS e governi lo sanno ma comunque hanno deciso di mandare l'economia mondiale a gambe all'aria per motivi che il mio limitato QI mi impedisce di vedere.

    Se ho capito bene tu ritieni verosimile lo scenario 3, per cui ti chiedo a quale scopo, visto che i padroni del mondo non fanno mai nulla per caso.

    Grazie per i tuoi post. Pietro

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    1. Preciso quanto vado dicendo da sempre: le misure di contenimento vanno prese. Il dato numerico sui positivi non deve allarmare, purtroppo, come scrivo, ci sono molti casi di pazienti che hanno bisogno di terapie speciali. Ripeto per l’ennesima volta: bisogna evitare il panico, l’isteria, come quella del sig. Cairo che sta parlando su La7 in questo momento e che vaticina 200.000 infetti in 20 giorni.
      Tutto qui. Buona serata.

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  2. io mi chiedo quali siano le sue competenze matematiche e statistiche per scrivere queste cose, se ha dimestichezza con il concetto di campionamento e se si è soffermata ad analizzare i dati dei report invece che ascoltare le conferenze stampa di un personaggio che sembra uscito da un film con Lino Banfi. Perché continuare a sostenere che si tratti di una "sindrome virale finora ben contenuta" (noto almeno che ha smesso di chiamarla influenza) è o una provocazione o uno scherzo o il testardo tentativo di tenere il punto in spregio alla realtà.

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    1. se una sindrome virale come quella in atto in 20 gg. ha prodotto lo 0,06 per cento di contagi in lombardia (la regione più colpita) non è forse stata finora contenuta bene?
      guardi i grafici nella prov. di Wuhan in venti gg..
      può darsi che l'epidemia virale (vulgo: influenza) spostandosi al centro-sud produca numeri più rilevanti, ma questo non può ancora saperlo nessuno.
      ad ogni modo, viste le mie incompetenze e la sua puntigliosità, per cortesia lasci perdere questo blog

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    2. noto che continua a non capire o non voler capire cosa sia un campionamento, cosa sia un fenomeno esponenziale, a rifiutarsi di analizzare i numeri (o a volerlo fare impastata da pregiudizi che la inducono al cherry picking), trascurando quello che sta succedendo negli ospedali lombardi.

      Il parallelismo del processo cinetico tra la Lombardia e la provincia di Wuhan non ha molto senso, perché per simulare l'evoluzione di un sistema multi-agente si dovrebbero analizzare le specifiche interazioni tra gli agenti delle rispettive popolazioni, il comportamento degli agenti, la struttura del network, etc. Ma se proprio vuole https://twitter.com/SMerler/status/1236307722963992576/photo/1

      Farò come desidera, lascerò perdere questo blog. Buona vita.

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    3. perché far andar via così chi ti corregge puntualmente?

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    4. corregge? sicuro? seguilo, se vuoi.

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    5. io seguo solo te ma hai la testa dura.
      Questo tizio è preciso e mi è sembrato corretto, il tono è quello che è, ma è già meglio del mio.
      Io non sono sicuro di niente, non faccio previsioni contro previsioni. Ti avevo detto - a modo mio - di non credere a numeri tanto pasticciati. Quando poi diventano statistiche ufficiali vale sempre quel "sono come i pali della luce per un ubriaco, servono più da sostegno che a illuminare".

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  3. In realtà leggendo qui e là mi accorgo che esiste uno scenario 4:
    l'epidemia, pur non essendo catastrofica, è comunque inevitabile e quindi lo stato ne approfitta come scriveva Giorgio Agamben sul Manifesto del 26 febbraio:

    "La sproporzione di fronte a quella che secondo il Cnr è una normale influenza, non molto dissimile da quelle ogni anno ricorrenti, salta agli occhi.

    Si direbbe che esaurito il terrorismo come causa di provvedimenti d’eccezione, l’invenzione di un’epidemia possa offrire il pretesto ideale per ampliarli oltre ogni limite.

    L’altro fattore, non meno inquietante, è lo stato di paura che in questi anni si è evidentemente diffuso nelle coscienze degli individui e che si traduce in un vero e proprio bisogno di stati di panico collettivo, al quale l’epidemia offre ancora una volta il pretesto ideale.

    Così, in un perverso circolo vizioso, la limitazione della libertà imposta dai governi viene accettata in nome di un desiderio di sicurezza che è stato indotto dagli stessi governi che ora intervengono per soddisfarlo."

    La cosa merita un'altra palata di carbone nella caldaia del cervello.Buona serata anche a te. Pietro

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