venerdì 7 settembre 2012

Senza dubbio



Senza dubbio, non è ancora il tempo di fare il bene.
Saint-Just, Scritti postumi

È ricominciato il teatrino televisivo, ma stavolta si fa sul serio. Politici, economisti, sociologi e specialisti della manipolazione, e tutti gli altri imbecilli che puttaneggiano col potere, evocano continuamente i problemi “gravissimi” del paese, guardandosi bene dal nominarli realmente. Sbavano di gioia ogni volta che i loro padroni domandano loro di annusare un nuovo fenomeno con cui si manifesta la stessa crisi; loro che amano tanto le definizioni e le etichette, adducono mille pretesti per non nominare mai ciò che la loro scienza orfana d’intelligenza non può e non vuole risolvere, ma che non vorrebbe fosse risolto da altri nemmeno in via d’ipotesi.

In realtà il loro mestiere è dimostrarsi necessari ai loro datori di lavoro, ed è proprio questa la loro preoccupazione dominante in tempo di elezioni, in un frangente in cui né i salariati e nemmeno più i padroni pensano che essi siano necessari. Se un tale fenomeno può apparire curioso, non si può certo dire che sia esso a determinare la novità dell’epoca, perché ne è solo una conseguenza, e non la più interessante; e se in questo fenomeno di sbandamento generale c’è qualche cosa di sorprendente, ciò è soltanto lo stravagante credito che simili saltimbanco continuano a riscuotere presso coloro che ancora li impiegano.

Ed è perciò che da qui a marzo ne vedremo di tutti i colori e in più di cinquanta sfumature. La posta in gioco è troppo alta e chi crede che Grillo possa avere qualche chance di vittoria s’illude, i suoi voti saranno messi in frigorifero come le famose 350mila firme. Abbiamo a che fare con la malavita e con interessi multimiliardari, dalla sanità agli armamenti, dalle banche alle assicurazioni. Non guardano in faccia a nessuno. Chiaro che non mi riferisco solo alle marionette sul proscenio, ma alle forze che stanno dietro, autoctone e foreste.

In molti hanno ridicolizzato l’allarme di Grillo quando ha detto, poveraccio, che lo vogliono far fuori. E invece ha capito con chi ha a che fare – sicuramente ha già ricevuto messaggi inequivocabili – e comincia ad avere paura, quella vera. Deve solo sperare che i sondaggi, al seguito della campagna denigratoria (altro conto è la critica), gli siano sfavorevoli, ridimensionino il suo movimento. È il solo modo che ha di salvare il culo.


6 commenti:

  1. Ha appena detto di volersi fiondare in Sicilia.Se lo fa,vince a man bassa.Se vince a man bassa,può scalare la penisola;una nuova marcia su Roma,con le migliori intenzioni,s'intende, non ce la toglie nessuno.Il personaggio non è ancora manifestamente un gatekeeper,ma comunque non è gradito al padronato over shore.Dopo le elezioni americane Monti finirà di incaprettare l'italia con la richiesta di aiuti al Mes o al FS,comunque si chiami il meccanismo appena promesso da Draghi.Le elezioni si svolgeranno in un clima incandescente.I grillini non sono attrezzati per gestire un martire,il resto del popolo è fatto di cagasotto,come dimostrato da venti anni di bombe con annessa convergenza al centro,però è bello stufo stavolta,dove mi giro mi sento rispondere, "magari!" (su Grillo).Certo non andrebbero in piazza,se ci sparassero addosso.
    Grillini,Arancioni(convergenza su ALBA)e IDV,vinceranno il piatto,a meno che.Il 'meno che' è quello che occuperà le nostre discussioni del 2013;ci stiamo per giocare l'ennesimo tentativo di forzatura autoritaria.Cercheranno di non farci votare,in sintesi.Il porculum non gli basta,e andranno nel pallone.Ed in pratica non siamo ancora organizzati;il che fare è cercare la convergenza di ogni specie di opposizione su questo punto,cioè la gestione di una situazione estremamente critica.Pronti? Secondo me,sì,certo che siamo pronti.

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  2. Sullo stesso argomento:

    GATTA CI COVA
    La bomba ad orologeria
    E' nell'interesse di chi sputtanare M5s?

    di Piemme

    http://sollevazione.blogspot.it/2012/09/gatta-ci-cova.html

    Ciao Olympe, gianni

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  3. Mi suonava un campanellino nella testa.
    Come dire:la realtà è più complessa di quello che si percepisce soggettivamente; la partita che si sta giocando ha ancora altri attori di cui tenere conto, a due gradi di separazione da Grillo c'è anche l'Aspen Institute,e quindi Letta e Tremonti, e una certa borghesia tecnica che è stufa di stare in anticamera, matura per la complessa gestione della formazione dell'opinione pubblica nel contesto 2.0,e sempre di attività eterodossa di formazione si tratta.Non che questo elimini del tutto i rischi per l'ortottero, ma over the shore (Tradotto:c'è chi sta di qua,chi di là e chi sopra)non è che proprio stiano tremando.
    Il che corrige l'errata soggettiva cantonata che ho tirato più su,sul Gatekeeper ,che lo sarebbe poco,o non ancora.
    Volevano intercettare gli astenuti e garantirsi la sceneggiatura del quorum, e funziona.Non lo ammazzeranno; se volesse fare di testa sua,lo spengono(switch off).
    Il tempo di far del bene,e finire il lavoro(di cui all'incipit) si avvicina comunque a grandissimi passi ed è facendo surfing sulle curve con catastrofe del MIT(Ancora più ripide quelle aggiornate,perchè non avevano idea del global warming) che si vede come l'oggettività esiste ed abbia un ruolo negli eventi sociali.E già che ci siamo un peso elettorale immediato.

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    1. quando dico che deve salvare il culo, lo dico in senso metaforico, s'intende. no, non ne faranno un martire. ci sono altri sistemi.

      a due gradi di separazione da ognuno di noi può starci anche il papa, sai mai.

      saluti

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  4. Naturalmente le marionette delle banche e delle multinazionali fanno campagna elettorale contro Grillo, non avendo altro materiale su cui farne una. Detto questo, sul tema che cos'è il grillismo e chi è Casaleggio vale la pena, secondo me, riportare un passaggio da un post de Il Simplicissimus:

    La Casaleggio Associati è un’ azienda uscita dall’universo Telecom, l’uomo che cura il business e le relazioni ad ampio raggio è Enrico Sassoon, ex giornalista del Sole 24 ore, ex direttore di Mondo economico e soprattutto amministratore delegato dell’American Chamber of Commerce in Italy, di fatto una lobby delle corporation americane in Italia. Dire Sassoon significa dire anche i componenti del Cda di questa camera di commercio nel quale figurano tra gli altri Mediaset, Twentieth Century Fox Home Entertainment Italia, Ibm Italia, Walt Disney, Esso, Rcs, Standard & Poor’s, Impregilo Spa, Aspen Institute. Inoltre ha una partnership con la Enamics, società statunitense leader in Business Technology Management con alle spalle Pepsico, Northrop Grumman, il Dipartimento del Tesoro Usa, Bnp Paribas, American Financial Group e JP Morgan, banca d’affari del gruppo Rockefeller, Coca Cola, Bp, Barclaycard, Addax Petroleum, Shell, Tesco, Kpmg Llp, Carbon Trust, Unido (United Nations Industrial Development Organisation), London Pension Fund Authority (Lfpa).

    mauro

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