giovedì 13 settembre 2012

Il democratico presidente: omicidi, detenzioni illegali, torture



A seguito dell’uccisione dell’ambasciatore Usa e di altre persone, il presidente Obama dichiara: "Vogliamo che sia fatta giustizia e giustizia sarà fatta". Su cosa il premio Nobel per la pace intenda per giustizia abbiamo numerosi esempi, a cominciare dalla killing list presidenziale che prevede l’uccisione sul posto di chiunque in qualunque paese si trovi. Non c’è nessuno che abbia dato questo diritto a Obama, ovviamente, ma il democratico presidente se l’è preso da solo e nessuno dice nulla, tantomeno l’Onu.

Dei 22 agenti e un militare americani condannati in primo grado e in appello (dai sette ai nove anni di reclusione) dalla giustizia italiana per reati gravissimi, non risulta alcuna sollecita richiesta di estradizione dei rei da parte delle autorità politiche italiane, alcuno sdegno quirinalizio. Del resto le autorità americane fanno bene a negare l’estradizione poiché nel nostro paese è praticata la tortura e non esiste legge contro di essa, fatto questo in spregio articolo 1 della Convenzione contro la tortura più volte stigmatizzato da organismi delle Nazioni Unite.

Sennonché anche negli Usa è praticata la tortura e la detenzione di persone rapite senza alcuna accusa specifica, come nel caso di Adban Farhan Abdul Latif, cittadino yemenita, detenuto a Guantánamo da 10 anni e mezzo senza accusa specifica né processo. Le autorità americane ne hanno annunciato il decesso. Nel luglio 2010, un giudice federale aveva stabilito che la detenzione di Adbnan Latif era illegittima e che egli doveva essere rilasciato. L’amministrazione Obama aveva fatto ricorso e una corte d’appello le aveva dato ragione.

Si è trattato del nono prigioniero morto nel centro di detenzione di Guantánamo aperto dagli Usa nel gennaio 2002: sei di essi si sono suicidati. Il premio Nobel per la pace, Obama, aveva annunciato di chiudere il centro di detenzione entro un anno dal suo insediamento come presidente. E invece è ancora aperto con 167 persone prigioniere e sottoposte a tortura.

Guantánamo non è l’unico centro di detenzione di persone sequestrate sotto controllo statunitense. Proprio l’altro ieri, il Parlamento europeo in sessione plenaria ha adottato (con 568 sì, 34 no e 77 astensioni) una nuova risoluzione sul ruolo avuto dall’Europa nelle multiple violazioni dei diritti umani, torture e sparizioni incluse, avvenute nel contesto del programma Cia di “rendition” e detenzioni segrete.

Qualche telegiornale ha dato notizia di Adbnan Latif e della risoluzione del Parlamento europeo?

1 commento:

  1. Gran sceneggiature si possono mettere in onda quando si detiene il potere per ingannare il volgo e prendere voti al market della democrazia.

    Quanti voti potrà valere l'arresto o - più alla John Wayne per alzare l'audience - l'esecuzione di qualche capro espiatorio per l'attacco a Bengasi,pochi giorni prima delle votazioni in usa?

    Così... tanto per dirna una tra le altre

    gianni

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