A seguito dell’uccisione dell’ambasciatore Usa e di
altre persone, il presidente Obama dichiara: "Vogliamo che sia fatta giustizia e giustizia sarà
fatta". Su cosa il premio Nobel per la pace intenda per giustizia abbiamo
numerosi esempi, a cominciare dalla killing
list presidenziale che prevede l’uccisione sul posto di chiunque in
qualunque paese si trovi. Non c’è nessuno che abbia dato questo diritto a
Obama, ovviamente, ma il democratico presidente se l’è preso da solo e nessuno
dice nulla, tantomeno l’Onu.
Dei 22 agenti e un militare americani condannati in
primo grado e in appello (dai sette ai nove anni di reclusione) dalla giustizia
italiana per reati gravissimi, non risulta alcuna sollecita richiesta di
estradizione dei rei da parte delle autorità politiche italiane, alcuno sdegno
quirinalizio. Del resto le autorità americane fanno bene a negare
l’estradizione poiché nel nostro paese è praticata la tortura e non esiste
legge contro di essa, fatto questo in spregio articolo 1 della Convenzione contro la tortura e più volte stigmatizzato da organismi delle Nazioni Unite.
Sennonché anche negli Usa è praticata la tortura e la
detenzione di persone rapite senza alcuna accusa specifica, come nel caso di Adban Farhan Abdul Latif, cittadino yemenita, detenuto
a Guantánamo da 10 anni e mezzo senza accusa specifica né processo. Le autorità americane
ne hanno annunciato il decesso. Nel luglio 2010, un giudice federale aveva stabilito che la
detenzione di Adbnan Latif era illegittima e che egli doveva essere rilasciato.
L’amministrazione Obama aveva fatto ricorso e una corte d’appello le aveva dato
ragione.
Si è trattato del nono prigioniero morto nel centro di
detenzione di Guantánamo aperto dagli Usa nel gennaio 2002: sei di essi si sono
suicidati. Il premio Nobel per la
pace, Obama, aveva annunciato di chiudere il centro di detenzione entro un anno
dal suo insediamento come presidente. E invece è ancora
aperto con 167 persone prigioniere e sottoposte a tortura.
Guantánamo non è l’unico centro di detenzione di persone sequestrate
sotto controllo statunitense. Proprio l’altro ieri, il Parlamento europeo in
sessione plenaria ha adottato (con 568 sì, 34 no e 77 astensioni) una nuova
risoluzione sul ruolo avuto dall’Europa nelle multiple violazioni dei diritti
umani, torture e sparizioni incluse, avvenute nel contesto del programma Cia di “rendition” e detenzioni segrete.
Qualche telegiornale ha
dato notizia di Adbnan
Latif e della risoluzione del Parlamento europeo?
Gran sceneggiature si possono mettere in onda quando si detiene il potere per ingannare il volgo e prendere voti al market della democrazia.
RispondiEliminaQuanti voti potrà valere l'arresto o - più alla John Wayne per alzare l'audience - l'esecuzione di qualche capro espiatorio per l'attacco a Bengasi,pochi giorni prima delle votazioni in usa?
Così... tanto per dirna una tra le altre
gianni