domenica 2 settembre 2012

Il cavaliere della coscienza oscura


Nel pomeriggio i doveri familiari mi hanno portato al cinema a vedere Batman. In sala gli spettatori erano prevalentemente molto giovani e io, purtroppo, ero la persona più anziana. Questo mi ha fatto un cero effetto. Il film è molto spettacolare, ma nell’insieme assai mediocre. La sceneggiatura è stata scritta (non so a chi è ufficialmente attribuita e non me ne importa) da intelligenze apparentemente abbastanza raffinate. Del resto, nemmeno le merci sugli scaffali del più infimo supermercato sono disposte a caso, perciò figuriamoci se della sceneggiatura di un film dal costo di centinaia di milioni di dollari e che verrà visto almeno da mezzo miliardo di persone nel circuito della comunicazione alienata, non se ne siano occupati dei professionisti della manipolazione, specialisti di emozioni e rituali selezionati, tecnici nel programmare la coscienza di feticci compatibili.

Lo so che molti sono scettici su questo punto e non me ne stupisco. Essere feticcio compatibile è anzitutto una forma della coscienza, anzi la sua forma inconscia per eccellenza, la sua forma automatica. Un individuo incarcerato tra le sbarre dei codici ideologici dominanti, il cui comportamento risponde per ciascun rapporto sociale, è portato a negare di esserne prigioniero. Sono chiamati inconsapevolmente a realizzare un programma che è stato introdotto in loro stessi, a eseguirlo inconsciamente e automaticamente tanto da ritenere l’apparenza della realtà, vale a dire il carattere feticistico del mondo, come il solo reale. Si tratta di quella che Marx chiamava la “comunità illusoria”, il cui prodotto genuino è la “coscienza illusoria di sé”. Non deve quindi stupire che molti soggetti vivano il problema della propria identità e si creino frequentemente dei cortocircuiti dei quali s’interessano le pseudoscienze borghesi, a incominciare dalla psicoanalisi. Ma non vorrei andare fuori tema e dire troppe cose, perciò basta così.

9 commenti:

  1. :((. Poveri Noi. Com'è difficile quel "cogito ergo sum"!

    Buona Giornata Olympe.

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  2. Concordo su tutto e cerco di andare oltre. Questo che scrive mi ricorda molto il film Matrix e la storiella di Platone. Si ricorda la trama della pellicola? Beh perlomeno su questo sono d'accordo con Fusaro quando scrisse sul suo sito che: "In Matrix il processo descritto da Marx é giunto al culmine: tutta l'umanità é una massa di operai controllati dai macchinari. Non solo: l'uomo "diventa un semplice accessorio della macchina" troviamo scritto nel Manifesto del partito comunista e ciò che vediamo in Matrix altro non è se non il frutto estremo di questo asserto. La stessa accanita guerra che le macchine portano avanti contro Morpheus e Neo rievoca per molti aspetti la caccia spietata contro lo spettro del comunismo che viene delineata nell'incipit del Manifesto".

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  3. Caro Mauro, Fusaro è un professionista della mistificazione e anche in questo caso che tu segnali non si smentisce. L'umanità non è una massa controllata dalle "macchine", ma soggetta ai rapporti di produzione e riproduzione capitalistici, quindi controllata dal capitale, cioè dalla classe sociale che lo rappresenta. ciao

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    1. Cara Olympe, la classe sociale che rappresenta il capitale, ossia la borghesia, lei come aiuterebbe a definirla e sopratutto individuarla (ossia, chi appartiene categoricamente a questa classe)? sembra una domandina sciocca, ma parlandone con molte persone, sembra che i rapporti di produzione e di riproduzione capitalistici, siano un qualcosa di neutro, cioè forze anonime avulse dalla volontà degli uomini che le producono e riproducono, e pertanto per costoro, risulta che non vi siano classi sociali, ma solo meccanismi anonimi, che agiscono alle spalle degli uomini.
      Come definirebbe e chi individuerebbe dunque, come "classe sociale che rappresenta il capitale"?

      Sentiti saluti da F.G

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    2. per es. come la definisce luciano gallino nel suo La lotta di classe dopo la lotta di classe, pp. 16-18.

      N.B. non condivido invece le conclusioni del libro

      saluti

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    3. Mio dio Olympe, mi devo comprare un libro per darmi una risposta. Speravo in un aiutino, visto che una mezza idea già me la sono fatta, e sono già sovraccarico di letture.
      comunque, grazie lo stesso e saluti.

      F.G

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    4. non volevo essere scortese, volevo semplicemente invitarti alla lettura di un libro interessante, breve e che non costa una cifra. ad ogni buon conto la classe sociale che rappresenta il capitale quale può essere se non la borghesia. per un accenno:

      http://diciottobrumaio.blogspot.it/2012/08/il-punto-dal-mio-punto-di-vista.html

      ciao

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  4. Batman è tra i pochi supereroi fumettistici che mi fanno simpatia, a differenza di superman e spiderman. Sicuramente l'oscurità cavalleresca di una biografia dal passato tormentato, me lo rendono umano e piacevole evasione nello stra-ordinario.
    Ciò non mi tratterrà dall'attendere che il Custode di Gotham discenda dal suo prezioso piedistallo in maxischermo, per venire a bussare al monitor della mia tivì, cordialmente a costo zero. Ho la virtù dell'attesa, durasse anni.
    Invece riguardo a tante prigionie dentro le pellicole rassicuranti di cellulosa, lascio qua il contributo video di un altro soggetto eroico, al quale il Joker fa un baffo.
    A un certo punto c'è un passaggio sul cinema.

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