martedì 25 settembre 2012

Non ho più voglia



Gli elettori del Pd saranno chiamati a eleggere, nelle cosiddette “primarie”, il leader che li porterà a vincere le elezioni, nelle intenzioni almeno, e poi a governare il paese. Osserva Valentino Parlato sul manifesto che il residuale Pd non è riuscito ancora a proporre neppure il suo programma. Domanda: ferma restando la pregiudiziale dell’“agenda Monti”, in base a quale programma i candidati alle primarie si presentano agli elettori? Verranno quindi eletti sulla base della simpatia?

E di quale programma potrebbero parlarci i partiti posto che ogni sorta di mafia finanziaria può decidere per noi? Non sono riusciti a ridursi gli stipendi di un solo euro e stabilire la misura effettiva dei loro emolumenti (nonostante l’incarico a una commissione ad hoc!), figuriamoci se c’è la volontà di cambiare effettivamente qualcosa e la capacità di gestire l’attuale situazione economica e sociale.

Questi non sono in grado di condurre senza danno nemmeno un orto condominiale, sono dei falliti. Scrive Alberto Burgio, sempre su il manifesto di oggi, «fare politica» è ormai, per molti, una carriera: il mezzo per conquistare uno status e fare bella vita, tra case di lusso e vacanze pagate, vitalizi e tesoretti in banca. 

Bene, tutta questa critica vale poco o nulla. E non ho più voglia di rispiegare perché.

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