Grillo
non si vuol ancora rendere conto che non è più solo il leader di un movimento
sociale di protesta, ma, accettando le regole del suffragio, ha accettato di diventare anche
il leader di un importante partito politico, di una forza parlamentare decisiva
per la formazione di un prossimo governo. Non ho il minimo dubbio che né i
governi nazionali e nemmeno le istituzioni comunitarie potranno farci uscire
dalla crisi, ma è diventato essenziale prendere atto che scivolare in tal modo
sul piano inclinato della recessione non fa che peggiorare le condizioni di vita
di milioni di famiglie e può farci precipitare davvero in una situazione assai
pericolosa, tanto più in un paese come
l’Italia allevato e informato dalla televisione.
Grillo
ha avuto due meriti: di essere riuscito a catalizzare la rabbia e il
malcontento che non ha trovato negli ultimi decenni alcun riferimento politico
per l’assenza di un’opposizione; di aver posto la questione della necessità per
un salto di binario, di un nuovo modo di concepire e praticare la politica. Altro
paio di maniche è indagare cosa c’è frammisto nella rabbia e nel malcontento
del movimento grillista, quindi di cosa è fatto il Grillo-Casaleggio-pensiero.
Non è un caso che l’ex comico genovese dopo il voto abbia raccolto
apprezzamenti provenienti da ambienti industriali e americani. Non certo dalla
Germania, poiché egli rappresenta – almeno nell’immaginario teutonico – una
minaccia per quella moneta sulla quale i tedeschi mantengono prospere le
proprie posizioni di scambio commerciale.
La
classe politica italiana è morta, nello stato in cui versa non è più utile per nessuno,
ma è un fatto che essa sta ancora in mezzo a noi. Grillo, che possiede se non
altro un buon intuito, capisce che per il suo movimento è pericolosissimo e
anzi mortale il solo contatto con il corpo in putrefazione dei partiti. In ciò
sta la contraddizione insanabile, poiché se vuole mandare all’aria le regole
del gioco, seppellire il cadavere dei vecchi partiti, sarà costretto ad accettare
il gioco stesso e con ciò abbracciare il cadavere, pena l’irrilevanza e la
sconfitta. Se crede di poter percorrere un’altra strada, fino alle prossime
elezioni, penso abbia sottovalutato i vecchi marpioni. Vedremo.
Sta ancora in mezzo a noi, sì... e dobbiamo anche fornirle le indicazioni stradali...
RispondiEliminaBuonanotte mondo.
Certo, che gli arrivano apprezzamenti dall'America. Prevedo l'effetto del pifferaio di Hamelin sui poveri orfanelli piddini.
RispondiEliminamalestro
Ciao
sconoscevo. molto interessante, mi dà l'idea di una setta. non hanno votato solo uno show, hanno votato una specie di scientology. ciao
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