«Hanno chiuso Passepartout, l’unica trasmissione culturale della Rai, scrive Aldo Grasso sul Corriere. Hanno dato il benservito a Philippe Daverio, come fosse una badante del sapere, ma nessuno è sceso in piazza a gridare contro l' oscurantismo, la censura, la libertà di pensiero. […] A questo atto di ottusità della Rai, Daverio ha risposto con ironia, componendo un elogio funebre della sua trasmissione: "È improvvisamente mancato Passepartout, nel pieno della sua salute. Lo compiangono la redazione tutta e centinaia di migliaia di affezionati suoi seguaci. La causa del decesso è da ascriversi probabilmente ad una pallottola vagante sparata durante il riordino amministrativo recente della Rai, che si è trovata costretta a passare dall'ordinamento privato della sua gestione a quello pubblico più consono alle risorse erariali che la alimentano". Poi una stilettata all'ex direttore di Raitre, Paolo Ruffini, passato a La7: "Le truppe di Passepartout sono state incoraggiate nel loro impegno dal direttore che le esortava a tenere puliti i ponti e lucidi gli ottoni mentre egli stesso, affezionato capitano, era già sulla scialuppa di salvataggio che lo portava verso un altro bastimento"».
Aggiungo di mio che era il solo programma che riuscivo a seguire per intero e con una certa innocenza, cercando d’imparare qualcosa. Questa classe dirigente che non sa che farsene del patrimonio culturale ricevuto in eredità, non ne lascerà nessuna.
Gentile Olympe,
RispondiEliminaleggo sempre il suo blog.
Con interesse per gli argomenti e con ammirazione per la prosa.
Il commento che quasi ogni volta mi sovviene alla fine dei post è il seguente:
LI MORTACCI LORO!!!
Distinti saluti,
Ettore.
hai ragione ETTORE! cari saluti
RispondiEliminaA me è venuto solo da dire "miserere". La pochezza d'animo dell'attuale classe politica è tanta e tale da averla resa una malattia contagiosa.
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