martedì 27 settembre 2011

L'aria di Napoli e l'impasse delle api


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L’Italia. Un paese che potrebbe produrre tranquillamente, con le moderne tecniche e tecnologie, cibo per 200mln di persone ed è invece costretto a importare ben oltre la metà della carne, del pesce, del latte, delle granaglie e perfino del miele (viene dalla Cina, Ungheria e Romania: possibile che lì le api siano più produttive? Ah, Scalfari, vecchio bolso che ci parli di competitività …).

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« … a Napoli, oggi, si respira un’aria nuova, di legalità e democrazia, che vede la società civile pronta ad una stagione di rinascita etico-politica».
Prendi nota, guaglione.

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«Gli americani stanno facendo di tutto per sbloccare l’empasse, con un misto di blandizie, minacce e pubbliche reprimende».

A quei simpaticoni di Phastidio piace parlar foresto: ma faseo ben fioi de cani, sì un blog serio, miga il diciottobrumaio!

4 commenti:

  1. Abbiamo fatto passi... da gigante, ma all'indietro.
    Ho visitato il fastidio con ph greco.
    Mi sono chiesta se ci sarà qualcuno che lo capisce, visto che si esprime a suon di paroloni inglesi e sigle da homo-sapiens-anglicized.

    Buona Serata

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  2. sono bravi ma hanno la lingua un po' "impassata" col francese

    buona serata a te

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  3. Phastidio è Mario Seminerio, ennesimo (per parafrasare Orazio) porcellino del gregge liberista, ennesimo bocconiano saputello e un filo blasé, tea partier de noantri. Frequentazioni: i cannibali di Noise from Amerika, fenomeni da baraccone tipo Giannino, la gang del Foglio. E naturalmente la foto del commendator Pietro Ichino sulla scrivania. Repellente, lui e tutto quello che rappresenta.

    Torniamo al Diciotto Brumaio che è meglio...

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  4. eh eh

    lo so a quali anelli di ferro è agganciato

    ciao

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