Per aiutare gli studenti americani indecisi, il mensile Travel+Leisure pubblica questo mese la lista dei dodici più bei campus universitari d’America. A quanto pare, la bellezza architettonica di un campus è tra i fattori decisivi nella scelta dei giovani liceali. Nel determinare i college vincitori, gli esperti di Travel+Leisure hanno prestato particolare attenzione a caratteristiche quali l’equilibrio urbanistico, in altre parole la proporzione di edifici universitari e aree verdi (categoria in cui si distingue Princeton University in New Jersey), la coerenza architetturale interna (ad esempio lo stile “rinascimento spagnolo” di University of San Diego in California), o, al contrario, la varietà degli stili e il desiderio di innovare dal punto di vista estetico (valori incarnati in particolare da Yale University in Connecticut). Tra gli altri campus selezionati anche quello di Cornell University nello stato di New York, di Univeristy of Washington a Seattle, del Lewis and Clark College a Portland in Oregon.
Senza un po’ di buon gusto cosa potrebbe produrre l’intelligenza pigra della classe medio-alta americana? È in questi luoghi che si rafforza l’educazione normativa dei più dotati esteti che governeranno la dissociazione urbana e l’anomia sociale in nome dell’unica realtà che riconoscono come naturale ed eterna. L’élite abituata a questi ambienti si riuscirebbe mai a recuperarla per un progetto di vita collettiva diverso?
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