venerdì 2 settembre 2011

L'elemento scatologico



Credo proprio che Berlusconi questa volta abbia ragione e che l’Italia gli assomigli molto, sia cioè un paese di merda. Riferito a quella brava gente che gli ha consentito di ascendere al potere e di ridurci a barzelletta. Tuttavia, al di là dell’emozionalità, il berlusconismo di per sé non esiste se non nella mutualità del nome, nella mozione di alcune parole d’ordine, comportamenti e atteggiamenti ben noti. È il trait d’union con il passato e, nostro malgrado, con il futuro prossimo, sul quale non c’è da farsi illusione alcuna. Il prodotto necessario e conseguente della nostra realtà storica, della continuità di un processo che dall’Italia liberale arriva sino a noi, salvo una breve parentesi.

Andando al sodo, non da oggi gli interessi delle classi dirigenti, imprenditoriali e della rendita del Nord e, paradossalmente, quelle del Sud, due mondi apparentemente lontani e perfino ostili, s’attagliano su un punto fondamentale: la spartizione del bottino. Al Sud con appalti, clientelismo, parassitismo, illegalità diffusa, sfruttamento bracciantile, ecc.. Al Nord gli affari esentasse, il falso in bilancio, le speculazioni, l’offshore, lo sfruttamento della manodopera. Quindi coca e fica per i boss, maccheroni o luganega per il volgo.

Berlusconi è il mezzano di turno e non bisogna nemmeno accreditargli troppo merito per quanto riguarda lo spettacolo offerto, poiché l’Italia può fregiarsi di antecedenti più torvi in materia di tragedia comica. Dopo di lui, verranno altri, presentati come i salvatori della piazza, a parlarci di meraviglie: debito, competitività, solidarietà, sacrifici, aiuto alle imprese, di moralizzazione della vita pubblica e di grandi opere. Ci saremmo levati di torno una grande merda, ma la puzza resterà.

5 commenti:

  1. facciamo il punto.
    qualcuno ha detto ai porci della BCE che in Italia si sta decentemente e c'è ancora ciccia intorno all'osso.Parte subito la letterina,con adeguata preparazione di spred mostruoso e generoso aiuto, e i nostri governanti,da bravi bambini dopo una sgridata,si mettono al lavoro.Pensioni,contributo di solidarietà,tredicesime nel pubblico,feste accorpate e compagnia bella.
    fin qui come da copione.
    Poi,giorno per giorno,si stanno rimangiando tutto. rimangono i tagli agli enti locali che sono comunque avversatissimi anche da esponenti di rilievo della maggioranza e quindi a rischio.
    per coprire i buchi propongono la lotta all'evasione........
    Non e che questi saltimbanchi credono di prendere per il culo noi e ,nel contempo, i banchieri ? In fondo nemmeno all'Europa conviene che saltiamo a gambe all'aria.
    Potrebbe trattarsi di una via italiana, temeraria e peculiare come poche,farsesca e furbesca come da tradizione,di tirare a campare ?

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  2. non esiste l'europa, esistono gli interessi "europei", primi fra tutti quelli delle banche tedesche

    l'evasione è il cemento del sistema

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  3. A proposito di puzze e profumi: è di oggi la notiziona che il solito Letta Lecca, dei Paraculi Democratici, candida per il glorioso partito il banchiere stramiliardario Profumo. Il quale si occuperà dei salariati e dei pensionati. Si attendono le candidature di Marchionne, Passera e magari anche di Berlusconi.

    Possiamo sperare che il glorioso partito dei paraculi democratici si impicchi più rapidamente con codeste candidature, o perfino quella speranza ci è negata?

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  4. Castelgandolfo (Rm), 3 set. (Adnkronos) -
    ''Il problema non e' esporre i ricchi ma far notare quanti 'fintamente poveri' ci sono''. E' il ministro dell'Economia Giulio Tremonti a respingere le critiche di chi invoca la privacy in merito alle norme sulla lotta all'evasione contenute nella manovra.

    P.S.
    Credo, che dopo questa rase di Tremonti, non ci sia altro da aggiungere.
    Quì, si raschia il barile, e il barile, sono i ceti subalterni.

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