lunedì 12 settembre 2011

La cattura



«Marianna è stata catturata dai carabinieri del Nucleo Informativo proprio davanti al varco 4, oggetto di un lancio di sassi, pallini d’acciaio, bombe-carta. Subito dopo, è stata accompagnata, in manette, nel piazzale davanti al museo, nel quartiere generale del presidio interforze. Da mesi si dedica alla protesta No Tav, anche partecipando ai presidi di Torino, organizzati da esponenti della Resistenza Viola. Molto conosciuta, invece, la donna arrestata dalla Digos. Si tratta di Elena «Nina» Garberi, 40 anni, madre di tre figli, infermiera e volontaria del 118. Il suo compagno, Maurizio A., ha legami di parentela con uno dei leader (ala anarchica) della protesta. In prima fila nelle ultime manifestazioni, anche per aiutare gli attivisti nei momenti di emergenza, sotto il lancio di lacrimogeni e durante gli scontri, grazie alle sue conoscenze mediche».

Era dai tempi in cui la sbirraglia mediatica s’accaniva contro l’antagonismo di classe che non leggevo termini come “catturata”. Questi pezzi di galantuomini, tragicamente privi di futuro, sono inchiodati a ripetere all’infinito il proprio odio di classe.

L’infermiera con tre figli – snaturata! – ha un compagno che avrebbe legami di parentela – pensi, Contessa, cosa può venir fuori – con uno dei leader della protesta – ala anarchica, oddio!

Il ministro di polizia afferma che l’antagonismo cerca il morto. È lui che ne ha bisogno ed è perciò che stanno scuotendo il recipiente della provocazione.

2 commenti:

  1. ovviamente, anche un nome di battaglia ("Nina"). E le sue conoscenze mediche sono persino un'aggravante...
    giovanni

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  2. Ora e sempre : NO TAV !!
    Gilberto

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