lunedì 11 marzo 2013

C'era una volta l'America



Scrive  Joseph Stiglitz nel suo ultimo libro Il prezzo della disuguaglianza edito da Einaudi:

Una misura standard per la disuguaglianza è il coefficiente di Gini. Se il reddito fosse distribuito proporzionalmente tra la popolazione – per cui l’ultimo 10 per cento ottenesse circa il 10 per cento del reddito totale nazionale, l’ultimo 20 per cento il 20 per cento e così via – il coefficiente di Gini sarebbe zero. Non vi sarebbe alcuna disuguaglianza. Se invece tutto il reddito andasse al più ricco, il coefficiente di Gini sarebbe uno, per riflettere in un certo senso la disuguaglianza “perfetta”. Le società più ugualitarie hanno un coefficiente di Gini paro a 0,3 o più basso. Di questo gruppo fanno parte Svezia, Norvegia e Germania. Le società più diseguali hanno un coefficiente di Gini pari a 0,5 o più. Tra questi vi sono alcuni paesi dell’Africa […] e dell’America Latina, da tempo noti per la loro divisione (e spesso disfunzionalità) sociale e politica. L’America [gli Usa] non è ancora entrata a far parte di questa compagnia d’«élite», ma e sulla buona strada. Nel 1980 il nostro coefficiente di Gini arrivava a 0,4, oggi è 0,47. Secondo i dati delle Nazioni Unite, il nostro livello di disuguaglianza è leggermente superiore a quello di Iran e Turchia e molto superiore a quello di qualunque paese dell’Unione europea.




[…] La disuguaglianza in America potrebbe in realtà essere molto più grave di quanto quei numeri suggeriscono. Negli altri paesi industrialmente avanzati, le famiglie non devono preoccuparsi di come pagheranno il conto del dottore, né chiedersi se potranno permettersi le cure mediche per i loro genitori: l’accesso a un’assistenza medica decente è considerato un diritto umano fondamentale. Anche in questi paesi la perdita del lavoro è una cosa seria, ma almeno esiste una rete di protezione migliore. E in nessun altro paese un numero tanto elevato di persone teme di perdere la propria casa. Per gli americani che si trovano in fondo e a metà della scala sociale, l’insicurezza economica è diventata un fatto della vita. Questo è un dato reale, è importante, ma non è colto da quegli indicatori. Se lo fosse, i confronti internazionali getterebbero una luce ancora peggiore su quel che sta accadendo in America.

Per l'Italia il coefficiente di Gini è circa 0,3, sostanzialmente nella media europea. Espresso con la curva di Lorenz, è 31,9 (2011), ben al di sotto degli Usa.

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