domenica 21 aprile 2013

Carpofori, rendlords e truffatori



Anche la Germania ebbe un’Accademia della crusca, si chiamava Società dei Carpofori, una congrega culturale e letteraria nata nel XVII secolo su impulso di numerosi aristocratici di prima fascia. Ne fecero parte anche alcuni membri della famiglia Veltheim. Perciò i baroni von Veltheim esistettero realmente, ma non è tra questi il presunto barone von Veltheim che uccise nel 1898, a Johannesburg, Wolf Joel, figlio di Salomone Joel detto Solly, attivo nelle miniere d’oro, il quale Salomone era nipote ed erede di Barnaby Barnato, alias Barnett Isaacs (*), magnate dei diamanti, parlamentare, morto un anno prima misteriosamente, si dice per suicidio, all’età di 46 anni.



Le miniere Barnato erano in concorrenza con quelle di Cecil Rhodes, il quale pagò ai fratelli Barnato una cifra considerevole, pari a oltre due miliardi di euro attuali, per avere il monopolio dei diamanti. Tale operazione di fusione è stata fondamentale per il futuro della De Beers (c’entrano anche gli immancabili Rothschild), compagnia fondata per l’appunto da Rhodes, ex venditore di pompe idrauliche ai minatori. Nel 1889, Rhodes era riuscito, questione centrale questa, a trovare un accordo con il Sindacato dei diamanti con sede a Londra, il quale accettava di acquistare un quota fissa di diamanti annua a un prezzo concordato. Questo accordo regolava in tal modo la quantità di diamanti immessa sul mercato e il loro prezzo. Ciò è utile tra l’altro nei momenti di crisi, poiché basta ridurre le immissioni di pietre per tenere costante il prezzo. Si chiama monopolio. Il rischio è la scoperta di nuovi giacimenti da parte di altri proprietari, come s’è visto in un post precedente.

Quando Rhodes morì nel 1902, la De Beers controllava il 90% della produzione mondiale di diamanti. Ma le cose non filarono sempre lisce, poiché proprio alla morte di Rhodes fu scoperta da un ex muratore la miniera Cullinan (da cui il nome del più grande diamante conosciuto e poi dell’omonima città) e il suo proprietario si rifiutò di aderire al cartello De Beers, vendendo a due altri operatori rappresentanti della Dunkelsbuhler & Company in Sud Africa, Bernhard ed Ernest Oppenheimer, tedeschi di origini ebraiche. Quest’ultimo, Ernest, nel 1927, assunse la presidenza della De Beers, e fondò poi l’Anglo American Corporatin del Sud Africa, una multinazionale che è il più grande produttore mondiale di platino, con circa il 40%, e un importante produttore di diamanti, rame, nichel, minerale di ferro e carbone metallurgico e termico. Negli ultimi anni sono intervenuti alcuni cambiamenti per quanto riguarda le quote azionarie detenute della famiglia Oppenheimer.

Dunque, Wolf Joel, fu ucciso dal barone Ludwig von Veltheim, ossia da Karl Frederic Moritz Kurtze (1864-1954), che contrariamente al suo nome era alto più di un metro e ottanta, nato ad Hahausen, nella Selva Ercinia (un tempo molto estesa e dove fu sconfitto Varo). Gli avi paterni erano boscaioli e cacciatori e sua madre figlia di un pastore protestante. I genitori morirono presto e la parentela non si curò del loro figlio che finì in orfanatrofio.

Giornate di squallore che egli passa sognando una vita avventurosa come quella del nonno, che aveva preso parte alla conquista del Canada da parte degli inglesi e il sui diario di guerra costituiva per il nipote una lettura molto interessante ed emozionante. Divenne mozzo su una nave tedesca, poi sui piroscafi inglesi e americani. Lavora come spaccalegna in una fattoria finché parte per la pesca delle perle nelle isole del Pacifico. Poi si reca a Londra, gli amici lo introducono al Travellers Club, dove conosce Stanley, Kipling e altri illustri suoi contemporanei.

Queste e molte altre avventure sono descritte nella sua biografia (Fahrten und Frauen, Paul Wiegler ed., Berlino 1934) pubblicata 10 anni dopo la sua morte con la prefazione del poeta e scrittore Hanns Heinz Ewers e la postfazione del giornalista Walther Kiaulehn.

Truffatore, ricattatore, ladro, bigamo e disertore, nel 1886 si trasferì a Perth in Australia, assumendo da quel momento il nome von Veltheim. Kurtze – si dice – l’adottò da un ufficiale tedesco che aveva conosciuto quando prestava servizio militare in Germania. Kurtze fu accusato di avergli rubato l’orologio d’oro con lo stemma di famiglia. Rientra presto in Europa, in Inghilterra, per poi ripartire quasi subito per il Sud Africa. Nel luglio del 1897 entra a far parte della polizia della Città del Capo, a Kimberley. Combatte gli inglesi nella guerra boera, aiuta Tjark Krüger, figlio del presidente Paul, a far sparire un carico d’oro prima che cada in mano degli inglesi. Nella sua autobiografia non svela i particolari: “Tuttavia – scrive – è una realtà storica che alla presa di Johannesburg e Pretoria gl’inglesi trovarono soltanto casseforti vuote, che il famoso tesoro di guerra dei boeri non è stato trovato”.

Kurtze avrebbe ucciso Wolf Joel per non essere stato adeguatamente compensato per aver fatto parte di un complotto che mirava a rapire il capo dei boeri Paul Ktugher e presidente del Transvaal. Fu assolto dall’omicidio da un tribunale boero, ma poi condannato a 20 anni da un tribunale inglese per una successiva accusa di estorsione.

(*) La madre di Salomone Joel, Catherine, nata Isaacs, era sorella di Barnett Isaac più tardi noto come Barnaby Barnato. I Joel furono una famiglia di rendlords conosciuta anche come proprietaria di famosi purosangue vincitori dei più prestigiosi premi ippici in Sud Africa e in Europa.

3 commenti:

  1. Grillo è evidentemente prezzolato da Berlusconi, ma voglio concedergli la possibilità che sia inconscio del suo compito.
    prima ha sottratto voti a rivoluzione civile e SEL e PD che ha ottenuto il premio per un pelo.
    Poi ha messo in ridicolo quel sempliciotto di Bersani distruggendolo per sempre, poi come una verginella ha fatto balenare un possibile accordo ma all'offerta di Prodi ha risposto come un bambino capriccioso, il pallone è mio e se volete giocare decido io le squadre.
    Infina ha congelato nel loro ruolo di impotenza 160 poveracci che adesso vanno in giro a sbraitare su come sono cattivi tutti gli altri.
    Illusi, ingenui, scellerati, avevate in mano il pallino e lo avete buttato via. La storia vi condannerà per la più grande occasione politica degli ultimi cento anni buttata nel cesso.
    E intanto grillo e berlusconi ridono.

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  2. interessantissimo ... Occorre sempre seguire il danaro per capire i fatti .

    e queste non sono storie facili da reperire. Complimenti

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    1. vedo che l'intelligenza, seppur rara, non è sparita da questo pianeta. hai colto il senso di questi post, ma non dirlo in giro, ti prenderebbero per stravagante.

      se pensi di commentare ancora, per favore, scegli un nick. grazie

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