martedì 23 aprile 2013

Debora



È davvero strano il mondo, quello della politica poi è anche più avariato del resto. È ben noto. Che cosa dire del fatto che il leader della destra – quello che saluta le folle con il braccio teso, quello che il confino fascista era una villeggiatura – propone come premier uno dei leader del centrosinistra, come del resto alcune settimane addietro proponeva alla stessa carica il segretario dei “comunisti”?

Pensare che a Berlusconi, a D’Alema, a Renzi o a qualunque capobastone interessi la sorte di chicchessia è semplicemente fuori dalla realtà. E però resta che anche alle prossime elezioni troveranno chi, magari turandosi il naso, per un qualche suo motivo li voterà ancora e poi ancora.



E Grillo è ancora convinto, con le sue tattiche, di sfaldare questo sistema! Sabato notte e poi domenica aveva la possibilità di combinare qualcosa di buono, dare un segnale vero a questo paese, ma francamente uno che ha ville e cospicui conti in banca perché dovrebbe farlo?

Sono sempre in attesa di leggere la riforma della legge elettorale scritta da Crimi, il quale ha detto, nella conferenza stampa di domenica, che sta studiando la legge elettorale australiana! Dal porcello al canguro.

Sono quelli che si fanno rimborsare dalla regione 4,35 euro per andare in Val di Susa!

E gli iscritti al Pd, occupando le sezioni, credono ancora di smuovere l’elefante! Avete sbagliato stanze, non dovete occupare quelle delle vostre sedi di quartiere, poiché in tal modo li lasciate vivere tranquilli.

Ciò di cui non si parla è invece un altro fatto assai significativo. Era già successo alle regionali della Sicilia e ora è avvenuto in Friuli Venezia-Giulia: metà degli elettori è rimasta a casa, non ha votato. Resta sempre quel 50% che ha votato, quel 20% degli aventi diritto che si è recato al seggio per Debora.

2 commenti:

  1. Bellissima. Dal porcello al canguro. E' un passo in avanti, anzi un balzo.
    Il leader della destra propone il leader del centrosinistra come premier. C'è da pensare.
    Abbiamo da una parte Berlusconi e avevamo dall'altra parte Bersani, che casualmente sono nati lo stesso giorno e hanno il cognome che inizia uguale. Il caso a volte sembra che voglia dirci qualcosa.
    Abbiamo anche un Letta da una parte e un Letta dall'altra parte.
    Forse il caso vuol dire che centrodestra e centrosinistra sono due facce della stessa medaglia? Chissà.

    RispondiElimina
  2. E chi garantisce che nella prossima (farlocca) revisione della legge elettorale, non mettano, in piccolo, che ne so, che anche se a votare va solo il 30%, il risultato è valido lo stesso? Che garanzia di cambiamento dà il fatto che l'astensionismo aumenti? Che questi magicamente spariscano? Che ci sia una mega sollevazione popolare? Ma se a ogni risibile abbaiare della piazza si cagano addosso tutti, destra, sinistra e rivoluzionari teorici.
    Anzi, man mano che gli elettori rimpiccioliscono, questi stronzi aumentano, tanto che importa a loro?
    Cosa si pensa, che i politici dicano, poveri noi, non ci vota più nessuno e adesso? Siamo delegittimati! Sì, come no. Hai voglia che chi già adesso non è legittimato, si senta delegittimato. Basta falsare un po' i sondaggi, che ci frega? Se l'astensionismo aumenta, basta non parlarne. Tanto il popolo è bue. La cosa più importante è che nessuno voti i 5s. Da Ballarò a scendere, l'astensionismo sparisce dalla TV.

    RispondiElimina