Ho una vera passione per i fenomeni sociologici, specie per quelli osservabili a tarda sera e di primo mattino. In quest’ultimo caso l’arrivo ad Atene dei tanti Filippide che incontro nella mia passeggiata lungo il percorso che separa la spiaggia dalla pineta. Mi colpiscono soprattutto gli abbigliamenti. Molti quelli stravaganti, ma alcuni davvero comici. Stamani c’era un signore in maglietta e pantaloncini corti che indossava delle calze di lana grossa fin quasi alle ginocchia. Quasi tutti con il loro cellulare agganciato al braccio. Misurano il kilometraggio, la frequenza cardiaca e forse anche quella delle loro scorregge.
Che cosa passi per la testa di questa variopinta umanità proprio non so. Forse la guerra in Ucraina, le morti nelle carceri, la prossima stangata autunnale? È molto più probabile che riflettano su come fottere il prossimo tuo che ami come te stesso. Quello che so per certo è che cosa pensano gli innumerevoli cani al guinzaglio, costretti sicuramente loro malgrado a correre e sudare senza che ve ne sia valido motivo. Pensano: che vita da bestie fanno questi umani.
Gli ebrei osservanti al sabato devono contare i passi che fanno per non essere lapidati. Riguardo le scorregge non so.
RispondiEliminaPietro
Qualcosa è deplorato solo se si è gli unici a farlo; persino l'omicidio, se compiuto in massa, è ben accetto.
RispondiElimina(Peppe)
Cosa c'entra Filippide? Saluti
RispondiEliminaProva a googlare prima di chiedere spiegazioni. Saluti
EliminaMagari bastasse Google! E meno male (che non basta!)
EliminaMa tu, mentre passeggiavi soffrendo in mezzo a quella turba di simpaticamente anormali, tu come eri vestita? E quali pensieri agitavano la tua mente, oltre al disagio sociologico ?
RispondiEliminachi ti ha detto che passeggiavo soffrendo? mai detto di una turba di anormali, bensì di alcuni stravaganti e altri comici nei loro abbigliamenti.
Elimina