giovedì 3 agosto 2023

Meglio i vicini di casa


Di che cosa vogliamo parlare ad agosto, di Fassino? Ma quello è un vecchio marziano. Meglio occuparsi dei nuovi fenomeni aerospaziali misteriosi: gli UAP. Una buona notizia sarebbe che trovassimo finalmente degli extraterrestri autentici. Tutti vorremmo vedere un disco volante, con gli omini verdi dotati di antenne che ci vengono a risolvere i nostri altrimenti insolubili problemi.

Si sono rifatti vivi perfino i realiani, un movimento che pensavamo fosse caduto nelle profondità di un pozzo nero, e invece eccoli a chiedere nientemeno di costituire un’ambasciata per gli extraterrestri. Leggo da loro sito ufficiale, lo scopro mentre sto scrivendo, che il loro fondatore, tale Claude Vorilhon, “è diventato un pilota di auto da corsa con il supporto finanziario di ricchi raeliani europei e giapponesi, tra 1994 e 2001”. Sarò un modo come un altro per correre dietro agli Ufo.

Negli anni 1970, Ufo e marziani si sono manifestati soprattutto presso i contadini, che li vedevano atterrare nei loro campi, dove lasciavano segni sul terreno. Oggi se ne occupano il Pentagono, la Nasa e sottocommissioni del Congresso. A parlarne ex piloti ed ex funzionari. Soprattutto questi ultimi, i quali dicono di aver sentito dire da altri funzionari ed agenti dell’intelligence, ovviamente fededegni, cose che riguardano la presenza di “non umani”.

Questa storia rivela soprattutto la follia per tutto ciò che riguarda i “misteriosi” Upa o Ufo, che, lungi dall’interessare un pugno di “illuminati”, sono diventati un argomento molto politico a Washington. Politici di entrambe le parti sono concordi nell’accusare il governo e le istituzioni scientifiche di nascondere informazioni sulla ricerca in corso.

Una cosa è comunque certa, questi oggetti costruiti da non umani hanno la tendenza a schiantarsi sul nostro pianeta piuttosto di frequente. Questi alieni saranno anche tecnologicamente molto avanzati, ma secondo me dovrebbero curare di più la fase di collaudo dei loro aeromobili e le coperture assicurative.

Sussiegoso, David Spergel, astrofisico che si occupa di queste cose ufficialmente, ha affermato che “I dati esistenti e i resoconti dei testimoni non sono sufficienti per fornire prove conclusive sulla natura e l’origine di ciascun evento”. Quindi, non è solo una messa in scena: forse la NASA semplicemente non lo sa, perché affermazioni straordinarie, come ha detto un altro famoso astronomo, Carl Sagan, richiedono anche prove straordinarie. E infatti noi, sulla base di prove straordinarie, da oltre duemila anni celebriamo e festeggiamo la pasqua, “in attesa della sua venuta”.

Abbiamo una lunga tradizione di “misteri” in cui credere. Pensiamo solo alla longevità di cui ha goduto e, in parte, ancora gode il fenomeno della transustanziazione. Poi, alla fine dell’Ottocento, a tenere banco furono le sedute spiritiche. Se ne ebbe a occupare anche Frederich Engels, che naturalmente riportò il fenomeno per quello che realmente era. Non potendo più credere ai fantasmi (un altro sogno che si è perso), ora fantastichiamo sugli alieni. Ci resta pur sempre l’equazione di Drake a cui aggrapparci.

La formazione di aminoacidi è una possibilità piuttosto generica, la formazione di Dna, invece, non è scontata vista la sua complessità. Poi, anche ammettendo che la vita monocellulare è inevitabile, resta il passaggio all’organismo pluricellulare, passaggio per nulla scontato e di cui non comprendiamo ancora il meccanismo. Una volta che hai organismi complessi, è facile presumere che ti muovi in modo del tutto naturale verso un qualche tipo di intelligenza. Qui viene il bello, ossia il passaggio alle funzioni psichiche superiori non è per nulla scontato. Poi ancora altri “dettagli”, che però rappresentano per l’equazione di Drake senza dubbio grossi colli di bottiglia.

L’ostacolo maggiore per il contatto fisico tra noi e gli “alieni” è dato dalle enormi distanze. Se si decide di viaggiare a velocità prossime a quella della luce, la quantità di energia necessaria per accelerare un’astronave sarebbe semplicemente prodigiosa (quindi, quando si arriva a destinazione, non bisogna dimenticare di decelerare, questa è una sfida altrettanto ardua). Se le velocità sono più modeste, il tempo necessario aumenta vertiginosamente e si può contare in decine di migliaia di anni.

Non è impossibile che delle macchine “intelligenti”, dei robot, possano compiere il viaggio interstellare per venire a trovarci (a che scopo?). In questo caso, la durata del viaggio non sarebbe davvero un problema. Tuttavia, meglio i marziani, i nostri vicini di casa discreti con i quali ci si può sempre mettere d’accordo.

È giunta l’alba, di Ufo nel cielo non ne ho visti passare neanche stanotte. Speranza ancora una volta frustrata. Vado a dormire. 

7 commenti:

  1. Galilei: "L'osservazione de li fatti de la natura ha da anteporsi a li nostri ragionamenti, ancorchè essi ne paiano ben fatti".

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    1. Gli preferisco Bruno Giordano, ebbe più coraggio

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    2. Sì, lui li ha proprio mandati a fare in culo. Adesso che i preti hanno scoperto il culto di Madre Natura dovrebbero scusarsi con lui.

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    3. ti devo ammonire: non si devono usare certe espressioni irriguardose, anche se, debbo ammettere a malincuore, "mandati a fare in culo" è un'espressione congrua a riguardo dei preti. del resto lo confermano anche i vertici ecclesiastici: per loro tira più un pelo del culo che un paio di buoi. specie se trattasi di primo pelo.

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    4. Terrò presente la diffida. Tu tieni presente che non si può non aver letto il libro di Luigi Firpo sul processo a Giordano Bruno. La famiglia Firpo ha in me un fedele lettore. Il figlio scrive meglio del padre, ma il padre ha studiato più del figlio. Ha fatto un po' lo stronzo con Pasolini, ma insomma.
      (Stronzo si può dire?)

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  2. Perdonami se linko gente che non ti piace, ma quasto post arriva mentre sto iniziando il suo libro.
    https://www.wumingfoundation.com/giap/2023/02/2020-2023-guerra-degli-ufo-78/#more-51331
    Pietro

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    1. grazie Pietro, ma tutto sommato si tratta della solita aria fritta.

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