In attesa speranzosa di farsi acchiappare dai vip della televisione al rientro dalle loro defatiganti vacanze, tiene ancora banco il caso del generale scrittore, reso famoso per aver pubblicato un libello nel quale esprime le “sue” idee, ovvero quelle prevalenti tra i quadri organici di ogni caserma. Lo scalpore suscitato da queste “idee”, l’averle rese pubbliche, pare sia costato al generale la “rimozione” dall’incarico, altri dicono la “sospensione dal servizio”, insomma una qualche sanzione disciplinare. Pinzillacchere.
Il generale continuerà a percepire gli emolumenti spettanti, godere dei cospicui introiti derivanti dalla vendita del libro, nella speranza non vana di essere candidato alle prossime elezioni europee (nella posizione di “aspettativa”, si sa mai). Gli specialisti del settore stanno già valutando se potrebbe funzionare per un nuovo partitino adattato a tutti quelli che hanno superato il divario sinistra-destra: pensionati del pubblico impiego, piccoli imprenditori, specialisti del patrimonio immobiliare, omofobi, cattolici fondamentalisti e altro gratin deluso dalle attuali inclinazioni di Meloni. L’obiettivo sarà di catturare tutti quelli in fuga dallo stazzo elettorale.
Elettori, prestate attenzione alla moda della primavera 2024, è molto probabile che furoreggi oltre al nero anche l’amaranto della Folgore.
Che altro poteva fare un generale di divisione in simili condizioni, ossia senz’altra prospettiva di avanzamento, relegato alla scrivania di un quasi museo, senza aver nulla da perdere? Scrivere un libello militante, un ballon d’essai da lanciare nella stessa traiettoria ideologica dominate. Un libello, si badi, che avrebbe sortito un nulla di fatto se non fosse stata l’opposizione a far scoppiare il caso.
Di quale opposizione si tratta? Di quella sinistra-centro che nel corso di trent’anni, quando è stata, lungamente, al governo, ha fatto e disfatto cose di cui la destra politica può a buon titolo essere invidiosa? Oppure l’opposizione di destra, ora al governo? Quella sinistra per modo di dire e quella destra per i modi di fare che si sentono entrambe a proprio agio nella UE e nella Nato. Dunque la sinistra e la destra che accettano che il nostro paese subisca la politica economico-monetaria decisa da Bruxelles-Berlino-Parigi e che l’Italia non possa avere uno straccio di politica estera autonoma.
Sinistra per modo di dire e destra per modo di fare.
RispondiEliminaAforisma fulminante.
Peraltro anche stazzo elettorale non è niente male. C'è la stessa doppia zeta di disprezzo.
Ti stimo smodatamente, ben oltre i limiti di legge
:-) anche ben oltre i limiti di legge non è male.
Eliminapurtroppo siamo prigionieri della UE e della Nato, una prigione dalla quale in molti non vogliono uscire e dalla quale comunque non possiamo uscire con i normali mezzi della politica.
quando di co queste cose passo per una persona rassegnata, ma cerco solo di essere realista.
Eh cara mia,,,,,siamo un paese occupato e non si sfugge.
EliminaRidiamoci un pò su.
T'immagini se la nostra Giorgia convocasse d'urgenza l'ambasciatore americano e gli dicesse :
" Caro signore, noi ci siamo proprio rotti di partecipare a 'sta guerra che non ci riguarda e ci fa solo danno. Pertanto basta aiuti all'Ucraina e da domani entriamo nei Brics. Ah, a proposito, entro un mese le basi le dovete levare. "
Due possibili reazioni :
la prima
Gigantesca risata dell'ambasciatore " Ma sai Giorgia che sei simpatica ? sono su candid camera ?"
la seconda
Sguardo torvo dell'ambasciatore " lei può considerare chiusa la sua carriera politica. E d'ora in poi si guardi intorno quando torna a casa la sera "
C'è anche una terza via
Incredibilmente la prode Meloni tiene la posizione e va avanti in nome dei sacri interessi della nazione.
In poco tempo diventiamo uno stato canaglia, veniamo invasi e facciamo la fine dell'Iraq.
Perciò niente da fare . Santa pazienza.....
Io sarò, ammesso di riuscirci, un pensionato del pubblico impiego da 900€ se va bene! Saluti
RispondiEliminaInteso senza generalizzare. Ciao
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