domenica 20 agosto 2023

Non lo vedo

 

Sapete che cos’è la tokenizzazione? La nuova frontiera per mezzo della quale tra non molto diventeremo tutti dei giocatori d’azzardo senza bisogno d’intermediari. Invece del banco lotto avremo la possibilità di perdere il nostro gruzzolo con lo smart contract, a sua volta basato sul blockchain. Come scrivevo mercoledì scorso “il tecno-gergo non governa solo l’economia, ma anche il vocabolario”.

Stamane mi chiedevo fino a che punto si spingerà la speculazione, non solo quella finanziaria. Nessun ostacolo potrà arrestare l’oceano di valore fittizio la cui schiuma è data dai piccoli “risparmiatori” che sognano vincite (dubbie) e rivincite (aleatorie). Marx ha scoperto le leggi che governano il processo capitalistico, quelle stesse leggi che i preti, in tonaca o senza, chiamano “cupidigia” ed “egoismo”.

Prima della fine di questo decennio, il mondo sarà cambiato di nuovo, e non solo per via della tokenizzazione. Sommando la popolazione di Cina e India si arriva a quasi 2,9 miliardi di persone, e i volumi dei prodotti fabbricati nei due Paesi supera ormai il 40% della produzione mondiale. Sono numeri che rappresentano la realtà di oggi e annunciano quella di domani.

Nel frattempo giornali e tv ci raccontano che dobbiamo affrontare il problema del caro ombrellone e quello del prezzo esorbitante dei carburanti, il granchio blu e i conti del ristorante non saldati, perciò a noi che cosa importa di ciò che avviene in una dimensione (economica, sociale, geografica, ecc.) diversa dalla nostra? Tuttavia ciò mi ricorda qualcosa che accadde all’inizio del 2020 e che molto presto e per troppi aspetti è stato da molti dimenticato, anzi, rimosso.

Povera Italia e povera anche l’Europa, “sull’orlo della recessione”, titola oggi il quotidiano “giallo”. Le teste di cavolo di Bruxelles avevano fatto un calcolo con quattro variabili: il tasso di inflazione (meno del 3%); debito/Pil (60%); crescita (3%); deficit di bilancio (3%). Il “quadrato magico”: se la crescita è inferiore al 3%, siamo in difficoltà, se il debito è superiore al 60%, siamo ancora in difficoltà, eccetera.

Il Patto di stabilità è figlio dall’ideologia del “vincolo esterno”, espresso come il “peso della globalizzazione” (non puoi farci niente, devi partecipare alla competizione globale), a volte come “benefica concorrenza europea” (gli irlandesi non hanno l’imposta sulle società, ecc.). Il vincolo esterno impone di essere competitivi quanto gli altri, se non di più. Spazzatura dell’Agenda di Lisbona, che nel 2000 si era posta l’obiettivo di fare dell’Europa la zona più competitiva del mondo.

Come diventare più competitivi? Con la disinflazione competitiva. La dura legge di una moneta forte, inflazione zero, che grava sui costi, e in primis sul costo della forza-lavoro, “appesantisce”, “ostacola”, “gonfia” la competitività. Ricordate le omelie domenicali di Eugenio Scalfari sulla necessità di trasferire “opulenza” dalle classi lavoratrici occidentali a quelle orientali? È così che si è affermata l’idea che la protezione dei livelli salariali fosse un ostacolo al mercato.

Poi è arrivata al galoppo l’inflazione (non solo a causa del Covid), i salariati si sono trovati senza alcuna protezione, con nessun meccanismo automatico di adeguamento di salari e stipendi, e anzi con contratti di lavoro scaduti da anni e che non si sa quando e come verranno rinnovati.

Pensare di uscire dall’euro non è nelle nostre possibilità sia materiali e sia politiche; pensare di riformare questa UE significherebbe doverla raderla al suolo con tutti i suoi filistei. È questa l’unica strada, non vi sono altre opzioni. C’è e quanto è radicato e diffuso l’interesse per un simile progetto? Allo stato attuale delle cose non lo vedo proprio.

3 commenti:

  1. A me pare che l'opulenza sia stata trasferita, alla fine della giostra, sempre nelle solite invisibili "mani del mercato". Il tecno-gergo ha preso il posto del latinorum di don Abbondio, ma, mentre Renzo si rendeva conto che era un modo per abbindolarlo, i Tramaglini di oggi si limitano a ripetere a pappagallo.
    Pietro

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  2. Nell'Unione tecnocratica e guerrafondaia un vincolo esterno può essere divelto solo da un'azione esterna; confido dunque nel successo della Operazione Militare Speciale e nei suoi effetti sugli apparati europei. Naturalmente nulla andrà come c'è l'aspettiamo.
    (Peppe)

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