Sono anni che cerco di capire che cosa sono gli extra profitti delle banche e delle società energetiche. I profitti vengono gonfiati dalla speculazione, dalle posizioni di monopolio, dall’inflazione, eccetera? Inoltre, proverò anche a capire, ma dubito che ci riuscirò, quale sia la differenza tra gli utili “giusti” e quelli “ingiusti”. L’elettricista che ieri pomeriggio è venuto a casa mia, nel presentarmi il conto ha realizzato solo un guadagno giusto o anche ingiusto?
Vorrei chiedere ai membri del governo, nonché agli esponenti dell’opposizione, dove hanno investono i loro soldini (sempre che non li tengano nascosti nella cuccia del cane). Quando le cose vanno molto bene e incassano un pingue capital gain, fanno distinzione tra utili “giusti” e quelli “ingiusti”? Tanto per sapere.
Tutto ciò è immorale? Karl Max ha scritto dei poderosi volumi, che quasi nessuno legge, in cui parla degli extra profitti realizzati a scapito della forza-lavoro, ossia la differenza tra il lavoro pagato e quello non pagato all’operaio. Quando ci renderemo conto di come funziona l’economia, non solo quella capitalistica?
Non vi piace Marx? Eccovi Adam Smith:
Queste e altre cose un grande economista poteva scriverle quando l’economia politica non era in mano a dei volgari apologeti.
la differenza fra guadagni giusti e ingiusti sta nella concezione di lavoro che si ha. Quelli "giusti", in Italia, son quelli realizzati da rendite e lavoro comunque improduttivo. Spesso lo si definisce "merito". Quelli ingiusti sono quelli prodotti senza fare niente ma grazie a decisioni altrui, "altrui" nel senso di altra famiglia, spesso la UE.
RispondiEliminaSiccome embarghi e altre misure masochistiche si sono rivelati un boomerang, cercano di affibbiare la responsabilità della frittata all'avido banchiere, anche se non ebreo.
RispondiEliminaPietro
Le cose non sono così semplici.
RispondiEliminaPare, ad esempio che le banche italiane (e spagnole) siano quelle con la forbice più ampia tra i tassi di interesse attivi (quelli che incassano dai prestiti) e passivi (quelli che pagano ai depositanti. A differenza delle banche tedesche e francesi.
Inoltre da qualche mese la BCE (eurosistema) ha cominciato a remunerare la riserva obbligatoria mentre i tassi sui deposti sono rimasti pressoché invariati. (Vedi anche il punto precedente)
A questo punto la definizione di extra profitto dovrebbe essere quasi evidente: a fronte di una maggiore remunerazione percepita le banche (ancora una volta: italiane e spagnole) non hanno trasferito, se non in minima parte, questa maggiore remunerazione ai depositanti (a differenza, tanto per cambiare, delle solite banche francesi e tedesche).
Sicuramente è tutto a norma di legge e di clausole contrattuali, ma dal punto di vista politico e sociale questi fatti dovrebbero quanto meno suscitare una discussione che non sia semplicemente nei termini "hai fatto il mutuo a tasso variabile quindi cavoli tuoi" e "se non ti va il tasso offerto cambia banca" e questo perché l'intermediazione del risparmio e i prestiti alle imprese sono temi strategici (o almeno dovrebbero esserlo) e di rilevanza sociale.
Non ho trovato molto su questo tema in giro
https://www.ilsole24ore.com/art/banche-italiane-piu-ricche-grazie-bce-ma-ultime-europa-prestiti-pmi-AEpwcKxD
https://www.bancaditalia.it/compiti/polmon-garanzie/tassi-eurosistema/
https://www.bancaditalia.it/compiti/polmon-garanzie/tassi-eurosistema/Tassi-Rob.pdf
Bragadin
a me pare un pasticcio sopra ogni cosa.
RispondiEliminaIn Spagna si inseriva - non senza difficoltà - in un quadro di fiscalità che ha imposizione patrimoniale generale, tasse sulla casa, sulla ricchezza ("grandes fortunas"), successioni ecc; in Italia viene calato in modo incoerente e strampalato, anche per la tempistica, in un sistema che ha il tabù delle patrimoniali.
Non si capisce perché alla banche sì e tutte le altre manomorte no. Questo ha generato inquietudini in tutte le corporazioni parassitarie italiane, non poche.
Purtroppo questi sono "bravissimi" con il pilota automatico inserito mentre si rivelano asini che volano, senza.
comunque sia, sentir parlare Salvini di equità fiscale in agosto è stato bello.
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