La Germania è stata la responsabile principale di due guerre mondiali. Si è resa protagonista in entrambe di atti di barbarie degni dei Teutoni descritti dal Gibbon. Contrariamente a quanto comunemente si crede, la Germania ha ripagato solo in parte i suoi debiti di guerra dopo il primo conflitto, e dei danni causati nel secondo, com’è noto, ha ripagato solo briciole. Per la sua riunificazione (decisione politica incauta) essa ha ricevuto aiuti dagli altri paesi europei. Questi fatti, non lontanissimi nel tempo, non possono essere dimenticati.
Ora è anzitutto la Germania che con più durezza chiede
alla Grecia di varare delle riforme per un welfare più sostenibile
economicamente. E va bene, alcune riforme sono necessarie e talune urgenti. E
però il debito pubblico greco, diventato insostenibile e aumentato a dismisura
per rimborsare le banche europee e per pagare interessi folli, deve essere in
gran parte condonato. Solo così un paese come la Grecia può ripartire, solo con
questo atto di generosità e di lungimiranza politica l’Europa può dimostrare di
essere qualcosa di più di una moneta e una fiera di avidi mercanti. In questo
modo l’autorevolezza non diventa autoritarismo, la severità non sembrerà vendetta, il giudizio non scade in disprezzo.
scusi, Olympe, ma in base a quali elementi si può prevedere che in caso di condono del debito l'economia greca ripartirebbe ?
RispondiEliminaprovi a ragionare: se quei soldi andassero in investimenti, infrastrutture ecc. forse è meglio che niente.
Eliminae magari anche a noi conviene:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-07-12/coldiretti-grexit-italia-invasa-dall-olio-d-oliva-ellenico-importazioni-gia-569percento--183837.shtml?uuid=ACSD7JQ
sì ma c'è una questione che non si può ignorare: il vincolo esterno e cioè la necessità di ogni stato,che non ci si voglia indebitare con l'estero, di mantenere il saldo commerciale in pareggio. Quei soldi andrebbero a costituire reddito per i greci o per i loro concorrenti europei ? Dato la stato attuale dell'industria greca e soprattutto la sua storica mancanza di competitività a livello europeo mi sembra molto plausibile che ad un aumento della domanda interna greca corrisponda un aumento delle importazioni e dunque uno sbilanciamento della bilancia commerciale. Diverso il discorso se la Grecia uscisse dall'euro e svalutasse.
RispondiEliminauscire dall'euro in quelle condizioni è suicidio puro. parlo di investimenti e non solo di mero aumento dei consumi interni (in europa c'è un deficit di consumo interno, comunque). dopo di che siamo alle solite, le contraddizioni del capitalismo non si possono cancellare. anche a proposito della grecia ne ho parlato e ho fatto degli esempi concreti.
Eliminaad ogni modo bisognerebbe, quale obiettivo minimo, togliere il potere dalle mani di burocrati e ragionieri e consegnarlo in quello di persone che sanno che cos'è la politica e la cultura. illusioni.
secondo me si tratta di prospettare un modello di società alternativo. Completo, organico e strutturato. Che il capitalismo abbia delle insanabili contraddizioni non lo nega nessuno. La differenza fondamentale è tra chi pensa che non ci sia alternativa e chi pensa che un'alternativa ci sia e magari la indica. Altrimenti, non capisco a cosa possa servire essere marxisti. A meno che uno dica ( e mi andrebbe benissimo pur non condividendo ): il marxismo è una scienza sociale non passibile di applicazione e dunque il suo è un valore esclusivamente conoscitivo.
RispondiEliminaLei scrive: Che il capitalismo abbia delle insanabili contraddizioni non lo nega nessuno.
Eliminanon è vero, la maggioranze delle persone è stata convinta che tali contraddizioni non siano insanabili.
anche i piccolo-borghesi sono stanchi di vivere una presunta libertà resa inutile dall'incertezza, ma per cambiare lo stato di cose presenti bisogna prima conoscere. come ho già avuto modo di scrivere, senza lotta ideologica non c'è teoria; senza teoria non c'è rivoluzione. Ma neppure c'è sviluppo della teoria rivoluzionaria separato dall'organizzazione pratica. I motivi di questa assenza vanno cercati nello stato di cose presenti, nella temporanea vittoria della dittatura borghese, nell'egemonia del pensiero borghese, nella falsificazione sistematica del marxismo.
sono completamente in disaccordo con la premessa. Io penso che il sistema attuale non si fondi sull'illusione di poterlo cambiare bensì sulla credenza dell' impossibilità di cambiarlo. Oltre, ovviamente, sull'interesse a non cambiarlo. Aggiungerei che, in quest' ottica, una certa deriva marxista ( purtroppo maggioritaria a alla quale anche lei sembra appartenere ), secondo la quale l' alternativa c'è ma non si vede, è funzionale alla perpetuazione del sistema stesso. Cmq, grazie per l' interlocuzione, che spero possa continuare. Buona estate.
EliminaIn un sistema fondato sulle cose, rimanere uomini sta diventando un'impresa sempre più ardua. g
RispondiEliminagentilissima, ancora non sai cos'é il POTERE TEDESCO? e poi sull'euro sbagli proprio: l'origine di ogni problema nell'eu risiede nell'euro, salvo in germania che appunto profitta di una moneta per lei svalutata e mette sotto la sua concorrenza, in particolare l'italia. ti ricordo, senza citarti le fonti, che il progetto moneta unica é un progetto tedesco nazista. se i greci staranno nell'euro in poco tempo staranno peggio della libia, o altrimenti verrà instaurato un regime fascita (già successo, o no?).
RispondiEliminafranco valdes piccolo proletario di provincia
Quando si è alla canna del gas con le argomentazioni, si usa la Reductio ad Hitlerum.
RispondiEliminaL'euro è andato benissimo ai greci fino a che ha sostenuto un consumismo ed un servizismo insostenibili se non nelle fanfaluche dirittiste della sinistra del "Più tutto per più tutti!".
Poi quando arriva l'inverno la cicala si incazza di brutto.
Colpa del freddo, della neve, delle formiche, della borghesia, di Schaeuble.
Basta un qualsiasi capro espiatorio purché uno.