Ho
letto con interesse l’articolo su cinque colonne a firma Dominique Strauss-Kahn
oggi sul Sole 24ore. In buona
sostanza dice – da francese che si rivolge ai tedeschi – che la Germania non
può far da sola e che non era il caso «di cogliere l’occasione di una vittoria
ideologica su un governo di estrema sinistra col rischio di frammentare
l’Unione». Chiaro a quale governo alluda con quell’enfatica etichetta. Come se
un governo di sinistra – non dico in Grecia ma in qualsiasi altro paese
d’Europa – fosse cosa realistica. Un governo di sinistra con le vigenti regole
europee – per non dire del resto – non è neppure ipotizzabile. Cosa questa che
non ci si vuole mettere nella zucca, specie in Italia.
Strauss-Kahn
se le cose non le dice troppo esplicite, però allude. Come quando scrive – a
proposito della comune cultura europea – che «Questa cultura […] incarna e
rivendica più di qualsiasi altra quella che il filosofo tedesco Jürgen Habermas
chiama la “solidarietà civica”, quando scrive, per esempio, che “il fatto che
la pena di morte in altri paesi sia ancora applicata serve a rammentarci di
cosa è fatta la specificità della nostra coscienza normativa”». Chi vuole può
cogliere il riferimento all’amiko americano.
Curioso
poi anche questo elenco: «L'Europa è Michelangelo, Shakespeare, Cartesio,
Beethoven, Marx, Freud e Picasso».
E,
a proposito di personaggi, curiose sono anche le omissioni: «Alessandro Magno,
Napoleone, le nostre folli ambizioni coloniali credettero di poter dar vita a
questa unità con la forza delle armi». Essendo l’articolo diretto “To my German
friends” non ci si poteva aspettare che aggiungesse anche il nome di un terzo
personaggio, le cui gesta sono un po’ più recenti.
Questo
è l’unico luogo del lungo articolo in cui DSK faccia riferimento alla “forza
delle armi”. Forse per esorcizzare ciò che si profila all’orizzonte, ossia lo
scontro tra Cina e Usa? E però delinea i blocchi che si vanno formando, poi
soggiunge:
«Un'alleanza
di paesi europei, anche se guidati dal più potente tra di loro, sarà poco in
grado di affrontare da sola la pressione russa e tra non molto sarà resa
vassalla dal nostro alleato e amico americano».
La
frase esatta è: «An alliance between a few European countries, even led by the
most powerful among them, will be
subjugated by our friend and ally the United States in the maybe not so distant
future».
A
me paiono chiari due fatti: il riferimento al Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP), e, sul piano
personale di Dominique, che non ha gradito l’attenzione dei “friends” d’oltre Atlantico
di tre anni fa.
P.S.:
Il testo cartaceo è una riduzione di un articolo più lungo, e anche la versione
web del 24ore non mi sembra corrispondere fedelmente all’orginale, ad ogni modo
in questo sito si trova la versione integrale plurilingue.
Ho sempre pensato che i puttanieri fossero più arguti dei Boys scout
RispondiEliminainfatti, questo ha un altro spessore
Elimina«L'Europa è Michelangelo, Shakespeare, Cartesio, Beethoven, Marx, Freud e Picasso» sembra una scoreggia renziana dai. Moriremo tra questi gas postpolitici. Fetide banalità per masse prepolitiche. Perché non si dice che l'europa si salva quando combatte questa retorica pompierista? Quando è capace di disgregare il sogno di carlomagno e risarcire la realtà attraverso il conflitto di classe..
EliminaE una banalità voglio ricordarla pure io: il principale terreno di questo scontro è l'Italia, dove la crisi è allo stato brado, il governo inesistente, la popolazione confusa.
Renzi non avrebbe incluso nell'elenco Marx. E tu senza Marx non parleresti di conflitto di classe. Per esempio.
EliminaNel titolo ,l'intera interpretazione del testo che segue,succinta,efficace.
RispondiEliminaAvevo letto gia'il testo da altra parte ancora e aveva colpito anche me,la strana compagnia in cui mette Marx,artisti ,filosofi,forse l'ultimo potrebbe interpretare questi accostamenti.ma e'parte in causa,per cui consiglio altro analista.
Per il resto ,mi pare che il nostro ,faccia parte di una numerosa schiera che vorrebbe un'allenzaEuro -russa e che teme ovviamente un ruolo di valvassino per l'eu ,nel futuro scontro tra giganti,inevitabile ..anche in questo caso e'questioni di tempi..
caino
In merito al post precedenti,italiani e beni culturali,mi pare ovvio che la cosa "strida".
RispondiEliminaSolo il "ventennio"cerco' di convincere milioni di contadini,che loro erano gli eredi di sangue degli antichi romani.
Il treno era passato da secoli per l'impero romano,e da qualche secolo in meno (ma sempre secoli) per i beni rinascimentali,quando e'bene ricordarlo ,durante il capitalismo commerciale imperante,i signori italiani ,prestavano soldi a tutti,albori del capitalismo finanziario..
In tutti i casi possiamo solo incazzarci con Colombo ed il Papato.
Colombo e'morto da secoli..
caino
Meno male che c'e'Salvini erede diretto di Vercingetorige...
quindi se ben capisco l' inciso
RispondiEliminasarà poco in grado di affrontare da sola la pressione russa e' un inserimento di sana pianta del giornale degli industriali italiani ?
Una cosa che ci direbbe molto su a che punto siamo nella edificazione ( "kapitalistica" of course ) dell' "unione sovietica d' occidente "