lunedì 24 dicembre 2012

Buon Natale



La nostra epoca non si distingue troppo dalle precedenti per quanto concerne l’elaborazione di miti e di un falso moralismo, compreso il malinteso disagio della modernità (concetto nuovo ma sentimento assai antico, per il vero). La diversità è nel fatto che mai come oggi le diverse classi sociali si sentono partecipi d’interessi comuni e destini indissolubili. E ciò corrisponde ovviamente alle forme della coscienza così come è determinata dall’ambiente ideologico, laddove le cosiddette classi medie hanno potuto sviluppare – per dirla con Marx – un’educazione, tradizioni e abitudini riconosciute ormai come leggi naturali nonché come ovvie esigenze del modo di produzione capitalistico.

Un’epoca, questa, dove sembra scomparsa – almeno alle nostre latitudini – la morte e la guerra, quella vera. Nel benessere delle nostre tavole natalizie, ma anche in occasioni più frugali, noi vediamo estinta generalmente anche la fame e la miseria se non come minaccia agitata e incombente. È dunque per questi motivi che abbiamo adottato una filosofia della storia che ci porta a giudicare tanto severamente le rivoluzioni e le lotte del Novecento, alle quali – nel bene e nel male, come sempre – dobbiamo invece, se non tutto, molto. La Rivoluzione russa, poi, è considerata – anzitutto dai pensatori ufficiali della buona e giusta società – la breccia da cui il male è entrato nel mondo, il paradigma di ogni negazione della libertà.

Naturalmente l’anatema, nel colpire le burocrazie nate dalle rivoluzioni operaie e contadine, si estende a tutto il portato dell’ideologia che n’è stata promotrice e – nelle sue forme sclerotizzate – pilastro. Tutto precipita dunque indistinto e indistinguibile nel recesso della storia, tanto che, per arrivare a ieri, Monti Mario, già presidente europeo della Trilaterale, uomo di salde convinzioni mercatistiche, può ben sfruttare questa falsa coscienza e alterata percezione storica per deplorare – senza che alcuna voce di rilievo politico osi contraddire l’ennesima truffa – quelle idee e atteggiamenti (sia pur nobili, concede facilmente il nostro dominus) che ancora contraddistinguono una parte del sindacato e poi flebilmente una frazione, assai esigua, della politica.

Con un’albagia teleologica e un’enfasi savonaroliana di resurrezione del “sacrificio” e della “rinuncia”, questi personaggi cari all’estetica borghese, sequestrano le nostre vite e dicono tranquillamente a salariati e modesti pensionati che la festa è finita e che devono farsi carico delle magnifiche e progressive sorti nazionali e continentali nella competizione globale capitalistica. Ecco allora che i principi costituzionali intangibilmente iscritti ed esibiti per scopi strumentali – quali per esempio il diritto al lavoro e, per dirla curialmente, il diritto alla giusta mercede – sono messi in non cale da priorità quali quelle del salvamento delle banche insolventi a causa della loro leva infinita, delle frodi e manipolazioni speculative, non meno che dalla necessità di garantire stipendi stellari ai cleptocrati di Stato e bonus milionari ai noti lazzaroni dell’industria sovvenzionata.

10 commenti:

  1. Ciao Olympe
    ti leggo volentieri e mi auguro che i tuoi scritti possano far aprire gli occhi a questo popolo ipnotizzato di replicanti umanoidi.
    Ciao cara.

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  2. buone feste e buona resilienza a tutto questo ciarpame che ci sta piovendo addosso...un abbraccio!
    gg

    ps:ichino...vuol fare il salto di qualita'...a noi invece il massimo che ci hanno concesso è stato il salto dalla finestra...

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  3. Buon natale e buon anno nuovo a Olympe e a tutti i suoi lettori.
    Ettore.

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  4. Buone feste e auguri a questo blog e al suo autore, due delle poche luci a farci compagnia nel nero tunnel.

    mauro

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  5. Mia cara Olympe oggi non ho avuto il tempo nemmeno di leggere l'articolo qui sopra . tra un fornello e l'altro scappo al computer il tempo di scrivere i miei sinceri auguri di un Felice Natale a te e a tutti i lettori e....... lunga vita a quasto blog !!

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    1. ringrazio TUTTI di cuore e ricambio con un abbraccio virtuale

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  6. Ciao Olympe, auguri di tanta salute e felicità a te a tutti i tuoi cari.

    Un abbraccio

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  7. Ti allego anche questo video, è il bellissimo discorso di un operaio IRISBUS tenuto il 13 dicembre scorso. Buona visione!

    https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=K12xdkgHnX8

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  8. LeggerTi è sempre un immenso piacere per me. Questi Tuoi pensieri rispecchiano il mio sentire. Peccato che, come nel passato, siamo sempre in pochi per poter contrastare tutta questa miseria d'animo che ci piove addosso dai palazzi del potere.

    Auguri di Buon proseguo delle Feste.
    Con stima e sincera simpatia
    Francesca
    F

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