La
cosiddetta profezia dei Maya ci conferma almeno un fatto assai noto secondo cui
azzeccare previsioni sul futuro è faccenda assai aleatoria e che anche quando
accade d’imbroccarla ciò è dovuto spesso al caso. Se oggi un meteorite
gigantesco colpisse la terra annientando la vita umana, Giacobbo Roberto non
sarebbe d’accordo col definire l’evento come una mera coincidenza, ma per fortuna
non potrebbe raccontarlo a nessuno.
Del
resto, da diversi millenni la nostra vita sul pianeta procede abbastanza
noiosamente e senza grandi colpi di scena. Giulio Cesare oggi potrebbe
considerare come il dominio degli imperi non sia tramontato con l’evo antico,
né i genocidi cessati; Spartaco invece potrebbe tranquillamente prendere atto
che anche la società sedicente moderna è divisa in classi, tra chi comanda e
chi obbedisce, tra chi dirige e chi lavora, quindi tra quelli che sperperano e la
maggioranza di coloro che invece sono costretti a tirare la cinghia. Certo,
qualche progresso nelle condizioni di vita di chi sta sotto c’è stato
indubbiamente, soprattutto in certe aree, ma non è campata in aria l’ipotesi
che si tratti di un effetto transeunte e comunque dagli effetti assai
distorsivi.
Marx
ed Engels, dal canto loro, probabilmente non stupirebbero nel sapere che il grande
sconfitto del Novecento è stato il comunismo impiantato in paesi semifeudali. Quei
tentativi di fare il salto di tappa, pur nelle loro versioni burocratiche e
liberticide, hanno comunque mostrato da un lato alcuni aspetti interessanti e
dall’altro i gravi errori di cui tener conto. Questioni queste ancora non ben
indagate e colte solo di superficie a uso polemico.
Sta
di fatto che oggi l’idea di cambiamento di sistema attraverso l’abolizione
della proprietà privata dei mezzi di produzione non è più parte della
prospettiva politica se non in ambiti esigui, per non dire residuali. E
tuttavia l’avvertita consapevolezza dell’insostenibilità di questo sistema
economico, quindi la necessità di un radicale cambiamento, se non altro sotto
l’urgenza dell’esaurirsi delle risorse e dello squilibrio degli ecosistemi, si sta
rapidamente affermando. Purtroppo la risposta politica data a tali problemi è
tipica delle illusioni d’impronta robinsoniana, né potrebbe essere diversamente
in considerazione delle premesse teoriche (*).
Ci
vorrà del tempo, nuove generazioni e l’incalzare di avvenimenti non meno drammatici
rispetto al passato, prima che un nuovo programma politico ritorni a fare i
conti con il capitalismo da un punto di vista rivoluzionario. Quando la frase: Proletari di tutti i paesi, unitivi,
prenderà finalmente un senso davvero universale – e le condizioni del mercato
mondo spingono in tal senso – allora sarà giunto il momento. Superate le aporie
e le incrostazioni ideologiche del vecchio marxismo novecentesco, non si potrà però
prescindere da Marx e dalla sua fondamentale e insuperata analisi delle leggi
di movimento del modo di produzione capitalistico. Maya permettendo.
(*) C'è anche chi fa una montagna di soldi con libri, lezioni e conferenze sui problemi "morali" posti dal capitalismo, sul tipo di Michael J. Sandel.
(*) C'è anche chi fa una montagna di soldi con libri, lezioni e conferenze sui problemi "morali" posti dal capitalismo, sul tipo di Michael J. Sandel.
Sarà una futura società comunista in un mondo depauperato di risorse ... forse il comunismo si può affermare solo in regime di penuria.
RispondiEliminaAllora sarà vera l'alternativa socialismo o barbarie.
Forse Marx, Lenin, la Luxemburg e compagnia, si rivolgevano, senza saperlo, al NOSTRO futuro. Cioé, a quello, grosso modo, dei nostri nipoti.
Butto là un'idea che mi è venuta leggendo il tuo commento, Massimo: è proprio perché si espresso in società povere che il comunismo è fallito. E quello che fa specie è constatare come un regime che si dice comunista come quello cinese, dopo aver reso la Cina una potenza militare ed economica coi mezzi stessi del capitalismo più sfrenato e meno controllato, oggi che ha raggiunto un po' di prosperità, anziché rileggersi (o leggersi per la prima volta) Marx ed Engels, vada ad ascoltare o leggere il filosofo "liberale" americano che cita Olympe.
EliminaNel mondo anglo-sassone qualcuno tenta di parlare delle teorie di Marx a suo modo, tipo con delle specie di lezioni in questo sito, serie sulla "legge del valore": http://kapitalism101.wordpress.com/2010/04/28/law-of-value-introduction/.
RispondiEliminaStile "americano" con video (sottotitolati, in inglese), quiz/test, faq e comunque con i riferimenti bibliografici vari, necessari per approfondire. A me pare meritorio, anche se bisognerebbe vedere se ci sono imprecisioni varie da qualche parte, cosa con Marx che capita. Col tizio del sito si può dialogare volendo, c'è la parte dei commenti ad esempio. Una cosa simile, fatta logicamente da qualcuno con una certa capacità divulgativa e e che conosca la teoria di Marx come le sue tasche, non sarebbe male anche da noi.
Saluti,
Carlo.
sì, l'idea non è male ma bisogna stere come osservi tu molto attenti
Eliminanel post originale c'era infatti un paragrafo dedicato ai "riscopritori" (tipo Fusaro) che poi ho omesso
grazie della segnalazione, in giornata darò un occhio
ciao
Auguri di Buon Capodanno (Solare,cioè l'unico sensato,come quei tali costruttori di Stonehenge, e se per questo anche i latini, i pretacci del concilio di Nicea etc.etc. sapevano benissimo).
RispondiEliminaPoi per conto mio spero che i Maya abbiano ragione.A svegliarsi domani che il mondo aspetta la soluzione globale al capitalismo globale, mentre la decadenza sociale fa degenerare il conflitto in locali tribalismi,viene voglia di marcare visita.Nel riscimunimento totale dell'epoca gli effetti del panico soddisferanno le condizioni poste dalla fantomatica plutocratica Lucystrust per la realizzazione della perfetta Zaibatsu di 0,5 Mld di abitanti.Distruzione di capitale in eccesso.Terribile:dovunque ti giri c'è gente che fa appello alla coscienza dei potenti perchè cambino qualcosa.
Franz
già, sembra un paradosso ma non lo è: c'è gente che fa appello alla coscienza dei potenti perchè cambino qualcosa
Eliminacome sai c'erano importanti celebrazioni in antico poiché il solstizio significava la "luce" in un mondo che senza energia elettrica era un mondo prevalentemente di tenebra
una situazione del genere l'ho personalmente vissuta durante una vacanza (molto tempo fa) in un paesino delle montagne bellunesi dove non c'era ancora l'energia elettrica (l'unico edificio dotatone era un'antica villa). una sensazione straordinaria alla sera anche perché le abitazioni d'estate erano tenute aperte per l'afa e cmq attigue agli stazzi delle pecore. sembrava di stare in un quadro di poussin. nel 2009, dopo mezzo secolo, passando da quelle parti il vecchio villaggio era totalmente scomparso. ora ci sono villette e capannoni, la montagna attorno a belluno cementificata, un mondo completamente diverso
a proposito di belluno e di villaggi, nel 2011 avevo scritto questo post:
http://diciottobrumaio.blogspot.it/2011_10_01_archive.html
l'uomo è l'unico tra i viventi che accumula . e più accumula e più vuole accumulare .e mentre accumula per sè beni e risorse li toglie ad un altro. Attualmente con le risorse rimaste si potrebbe star bene se , nel mondo , ci fossero solo due miliardi di persone ma ne siamo sette e questo significa la fine del benessere. Secondo molti scienziati abbiamo ampiamente superato i limiti dello sviluppo e siamo già oltre la soglia del -non ritorno-. Ad esempio anche se prendessimo OGGI , ORA , misure drastiche sul clima , non saremmo più in tempo . anche se smettessimo in questo istante di emettere anidride carbonica e metano provenienti dalle fabbriche , mezzi di trasporto , allevamenti di bestiame , il riscaldamento della Terra continuerebbe a salire per ancora 50 anni prima di vederlo raffreddare, perchè la Terra ha un inerzia molto grande e prima che registra i nostri sforzi ci mette parecchio . a Kyoto non si sono messi d'accordo nemmeno per ridurre il 6% di queste emissioni . ieri tutti sghignazzavano sulla bufala dei Maya , non so quanto c'è da star allegri . ciao Olympe e buon Natale di cuore .
RispondiEliminaciao Lucilla, buon natale a te e ai tuoi cari
EliminaA proposito dei Maya, i discendenti in resistenza di quel popolo hanno preso spunto dalla bufala della fine del mondo per annunciare l'inizio di un nuovo ciclo della storia del mondo (ciò che in realtà è nella loro cosmologia) con queste parole
RispondiEliminahttp://chiapasbg.wordpress.com/2012/12/22/comunicato-ezln/