BANCHE/IMPRESE
È ancora lunga, lunghissima la strada per Dongo. Il governo tiene e anzi rafforza la sua base di consenso. Ha dichiarato ieri Tremonti: "Vogliamo che sia riconosciuta la verità, la crisi che viviamo è prodotta dalle banche e da chi non ha vigilato sulle banche, lo capiscono tutti" (Repubblica). E allora, dopo questa strabiliante rivelazione, che si fa? Si proroga la moratoria alle Pmi (piccole medie imprese) sui mutui e i debiti contratti con le banche. “Hanno aderito 190 mila imprese pari a 156 miliardi. Molte altre (in tutto ne sono state presentate a fine dicembre 256mila) devono ancora essere esaminate. Per la messa a punto del nuovo accordo uno dei nodi tecnici che ha richiesto più tempo per essere sciolto é stato quello dell'utilizzo dei derivati lineari, strumenti di copertura che all'inizio hanno incontrato lo scetticismo delle imprese più piccole a causa della cattiva fama acquisita da questi strumenti di copertura del rischio con la crisi finanziaria (Il Sole 24ore).
Insomma, a tenere a galla il sistema produttivo di questo paese sono le banche, cioè gli aiuti di Stato (tramite la Cassa Depositi e Prestiti), quindi i soldini di chi le tasse è costretto a pagarle tutte e in anticipo (se le paga, il padrone le paga a fine anno, il salariato ogni mese). A Berlusconi, in questo momento, non serve il nostro consenso, gli basta fare ciò che vuole con i nostri soldi, tagliare i servizi, sostenere i padroni e far lucrare le banche (compresa la sua).
SPRECHI
Nei comuni con più di un milione di abitanti (Milano e Roma) i consigli comunali non subiscono il taglio da 60 a 48 membri previsto dal decreto enti locali del 2009. Insomma ci avevano solo preso in giro. Le giunte, che oggi non possono avere più di 12 componenti, a partire dal 1° marzo potranno contarne 16 (compreso il sindaco). Nelle città con più di 250mila abitanti, progressivamente considerate «città metropolitane», vengono reintrodotti i gettoni di presenza per i consiglieri di zona e di quartiere. Introdotti anche i permessi retribuiti per i consiglieri, che non possono superare il 25% dell'indennità prevista per il presidente.
EVASORI
I contribuenti che hanno ottenuto una dilazione del pagamento delle somme iscritte a ruolo, in base all'articolo 19 del Dpr 602/1973, hanno diritto a un ulteriore differimento. Le dilazioni concesse fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione del milleproroghe, possono essere prorogate per un ulteriore periodo e fino a 72 mesi (sei anni!), a condizione che il debitore provi un temporaneo peggioramento della situazione di difficoltà.
ABUSI EDILIZI
Per tutto il 2011 sono sospese le demolizioni disposte a seguito di sentenza penale nella regione Campania.
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