Dopo l’enorme successo di critica
e di pubblico a riguardo del post d’argomento storico di ieri, oggi propongo un
film con una trama più attuale. Insomma, dalla storia passiamo alla geopolitica.
L’altro giorno scrivevo, anzi ripetevo, che il vero pericolo per la pace
mondiale è rappresentato dagli Stati Uniti d’America. Non perché – dicevo – il
popolo americano sia peggiore di altri, e non perché beve mediamente superalcolici
perfino più dei russi, e nemmeno perché tra loro la percentuale di psicopatici
e alienati in tutte le classi sociali sia la più alta del pianeta, cosa che la
dice lunga sul loro sistema sociale.
E neanche, soggiungo oggi, perché
le loro auto non hanno le frecce lampeggianti come le nostre, o per la loro pancetta
di tacchino fatta con macinato mescolato al lattato di potassio, al diacetato e
al fosfato di sodio, all’aroma di fumo e al nitrito di sodio. Sappiamo bene che
in ogni luogo del pianeta l’oligarchia capitalistica decide di ogni aspetto
della vita di miliardi di persone. Si tratta di quisquilie, direbbe l’Immenso principe
partenopeo.
Vorrei dire che da questo punto di
vista avrebbe scarso interesse anche il fatto che l’oligarchia finanziaria
controlla ogni aspetto della vita politica americana, e dovremmo considerare un
fatto interno anche l’enorme disuguaglianza sociale e i livelli impressionanti
d’ingiustizia e di violenza di Stato, e che vi sia di gran lunga il più alto
tasso mondiale di criminalità e d’incarcerazioni. Pinzillacchere per chi è
cresciuto con il mito delle pistolettate e delle verdi praterie, cioè della land of the free. Tra la via Emilia e il
West, canticchiava quel tale struggendoci.
E, visto che ci siamo, passi anche
il fatto che l’altro ieri il New York
Times pubblicasse questo articolo subito ripreso ieri da la Repubblica.
In parallelo alla lotta al terrorismo c’è pure quella tremenda e senza
quartiere al colesterolo, e pazienza che Repubblica
non citi né la Merck e il suo Vytorin, e tanto meno i profitti miliardari (in
dollari e anche in euro). C’è libertà, ognuno combatta le proprie guerre come
vuole contro il terrorismo e pure contro il colesterolo, e se in tali guerre l’industria
degli armamenti così come quella alimentare e farmaceutica ci guadagnano, tanto
meglio.
Più banalmente, gli Stati Uniti
d’America rappresentano la più grave minaccia per la pace mondiale poiché la
classe dirigente americana, facendosi scudo di una vomitevole retorica
democratica e patriottarda, da molto tempo ha rinunciato a qualsiasi rispetto
delle leggi internazionali in materia di sovranità nazionale, arrogandosi il
diritto di intervenire ovunque essa affermi che i suoi "interessi
nazionali" sono minacciati. Tutta la sua politica estera è basata sulle intimidazioni,
le minacce e la coercizione.
Il governo degli Usa ha affermato
il proprio diritto di assassinare cittadini americani senza un processo, di
rapire e detenere cittadini di altri paesi, di non rispondere alle corti
internazionali di giustizia, ecc.. Ha messo in piedi un enorme apparato d’intelligence
per spiare il mondo intero, in modo del tutto illegale e fraudolento.
Ebbene, è
notizia di questi giorni che la tanto strombazzata riforma (??) della National Security Agency, al centro
dello scandalo del Datagate, è stata bocciata dal Senato. La legge bocciata era
già stata annacquata alla Camera, ma nemmeno questo è stato sufficiente per
farla passare. Il The Wall Street Journal
titolava: "NSA, riforma che solo ISIS potrebbe amare”. E beviamoci pure la
balla che questa enorme rete di spionaggio è in piedi solo a seguito dei fatti
del settembre 2001.
Per isis e usa vedi tra gli altri il recente:
RispondiElimina"Il tesoro nero dell'isis" su http://www.pandoratv.it/
grazie
Elimina"E beviamoci pure la balla che questa enorme rete di spionaggio è in piedi solo a seguito dei fatti del settembre 2001." No, almeno questa no. Quanti di noi non hanno avvertito che quelle terrificanti scene di distruzione erano il punto di appoggio per la leva di una dominazione planetaria?
RispondiEliminaMa, da questo ricordo, la considerazione che alcuni aspetti della storia umana, i suoi orrori più devastanti, rendono stretta "... la grande legge dell'evoluzione storica, la legge secondo la quale tutte le lotte della storia, si svolgano sul terreno politico, religioso, filosofico, o su un altro terreno ideologico, in realtà non sono altro che l'espressione più o meno chiara di lotte fra classi sociali." C'è dell'altro.
Non ci resta che seguire il valore pratico delle indicazioni marxiane, concentrarsi sulla realtà che forse è possibile modificare, la realtà resa manifesta analiticamente e studiata nelle sue costanti da Marx, nella speranza che "l'altro", che si intuisce in manifestazioni come i fatti del settembre 2001, venga a sua volta incluso e modificato.
Ma ritengo utile, anche se non so come possa esserlo, tener presente che "la legge secondo la quale tutte le lotte della storia in realtà non sono altro che l'espressione piò o meno chiara di lotte fra classi sociale" può essere confortevole nel contrastare lo sgomento davanti a fatti che rischierebbero di far crollare la nostra mente razionale come quelle torri.
Olympe, stamane ho scritto un commento. Come mai non compare?
RispondiEliminaCiao, Franco.
Franco, per quale motivo non avrei dovuto postarlo? qui non compare, né nel blog e nemmeno nella posta. mi spiace, ciao
EliminaCiao Olympe.
EliminaScusa se solo ora ti scrivo, ma ho avuto un gran daffare.
Riformulo quello che ti avevo scritto (e che è andato perduto "misteriosamente", bah!).
In pratica e per farla breve ti chiedevo: premesso che vi sono differenze solo di facciata tra democratici e repubblicani, ma secondo te: quando il guerrafondaio nero della casa bianca, perderà le elezioni per fare spazio ad una presidenza di matrice repubblicana, assisteremo ad una recrudescenza delle azioni bellicose che sono ormai sparpagliate in tutto il mondo, visto che come affermi tu, sono proprio gli USA il pericolo numero uno per la pace mondiale?
Insomma, cìè un briciolo di differenza tra democratici e repubblicani, per sperare e se c'è questa differenza, per sperare che vadano i democratici alla casa bianca?
Ciao, e scusami ancora per il ritardo.
Franco.
caro Franco, democratici e repubblicani sono assolutamente complementari. in tema di politica estera non credo che cambierà la strategia, così come non è cambiata mai. ciao
Elimina"Dopo l’enorme successo di critica e di pubblico a riguardo del post d’argomento storico di ieri"
RispondiEliminaDa Che Mondo è Mondo quelli dell'ultima fila quasi sempre pensano ai c... loro, il più disinvolto chiede di andare ai servizi.
Professore pazienza, prima o poi arriverà Giugno, e allora...
li boccio
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