sabato 1 novembre 2014

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Solo chi continua a coltivare l’illusione democratica può pensare che una persona sia uccisa come nel caso Cucchi e non si trovi alcun colpevole adducendo motivi tecnico-giuridici. Non c’era bisogno di questa ennesima dimostrazione di sadismo e d’impunità per cogliere la realtà del processo di decomposizione istituzionale, né di altri misfatti per aver chiaro che non c’è alcuna possibilità di mediazione con questo sistema, con una classe dirigente coinvolta, ad ogni livello, con lo stragismo e l’omicidio politico, la corruzione sistemica e la criminalità organizzata. Né potrà essere un cambiamento di assetti o di mentalità a mutare le cose.

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