Solo chi continua a coltivare l’illusione
democratica può pensare che una persona sia uccisa come nel caso Cucchi e non
si trovi alcun colpevole adducendo motivi tecnico-giuridici. Non c’era bisogno
di questa ennesima dimostrazione di sadismo e d’impunità per cogliere la realtà
del processo di decomposizione istituzionale, né di altri misfatti per aver
chiaro che non c’è alcuna possibilità di mediazione con questo sistema, con una
classe dirigente coinvolta, ad ogni
livello, con lo stragismo e l’omicidio politico, la corruzione sistemica e
la criminalità organizzata. Né potrà essere un cambiamento di assetti o di
mentalità a mutare le cose.
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