Perché c'è la legge marziale, stupido.
Stanno tornando i mostri fantasmi per riprendere la loro follia. Si sente dire con nonchalance: Si vis pacem, para bellum. E sono gli stessi che ad ogni piè sospinto sventolano la costituzione più bella del mondo.
Rimproverano a Trump di aver tolto la maschera d’ipocrisia al conflitto ucraino: dal colpo di stato pro-NATO del 2014 contro il presidente eletto Viktor Yanukovych, il paese è esistito essenzialmente come uno stato cliente sostenuto dagli USA e dalla NATO. Con i finanziamenti e le armi della NATO, l’Ucraina ha condotto una guerra contro la Russia per oltre tre anni, che ha causato centinaia di migliaia di vittime.
Tra la popolazione ucraina e nella classe dirigente ucraina si sta diffondendo la convinzione che Zelens’kyj sia diventato un serio problema dopo il ritorno di Trump alla presidenza degli Stati Uniti. È lo stesso Zelens’kyj che ha vietato ad attori e giornalisti di lasciare temporaneamente l’Ucraina: una volta usciti, non tornavano più. Un sintomo della crisi interna esplicito.
Poco dopo che Trump aveva etichettato Zelens’kyj come un “dittatore senza elezioni”, il parlamento ucraino è stato chiamato a votare una risoluzione a sostegno della legittimità della presidenza di Zelens’kyj. La votazione mirava a rafforzare Zelens’kyj appena prima della sua visita alla Casa Bianca di venerdì.
Tuttavia, nonostante il partito Servo del Popolo di Zelens’kyj detenga la maggioranza assoluta in parlamento (è ancora il vecchio parlamento!), la prima votazione non è passata, raccogliendo solo 218 voti, otto in meno dei 226 voti richiesti.
Il giorno dopo, la bozza di risoluzione è stata infine approvata dopo che l’ex presidente Petro Poroshenko ha annunciato che lui e il suo partito Solidarietà Europea non si sarebbero più opposti alla risoluzione poiché faceva parte di “una legislazione chiave in materia di difesa”.
Vale la pena ricordare che Poroshenko, un miliardario, è diventato presidente dell’Ucraina dopo il colpo di stato del 2014 ed è stato un rivale politico di lunga data di Zelens’kyj. Nelle elezioni presidenziali del 2019, che hanno portato Zelens’kyj al potere, Poroshenko è stato sconfitto.
Quale il motivo di questa decisione di Poroshenko, ossia di votare a favore di Zelens’kyj? Solo poche settimane prima, Zelens’kyj aveva firmato un decreto che imponeva sanzioni a Poroshenko per “alto tradimento” e sostegno a un’organizzazione criminale. Secondo l’agenzia di sicurezza interna del paese, la SBU, che ha guidato l’indagine, le sanzioni sono state imposte perché Poroshenko rappresentava una “minaccia alla sicurezza nazionale, all’integrità territoriale e alla sovranità dell’Ucraina” e la “creazione di ostacoli allo sviluppo economico sostenibile”.
Poroshenko ha risposto alle accuse incolpando direttamente Zelens’kyj affermando: “Ci sono molti complici in questo crimine: l’intero team di Zelens’kyj, il gabinetto dei ministri, che è stato costretto a sottomettersi a una proposta assurda, membri del suo Consiglio di sicurezza e difesa nazionale. Ma il cliente, l’esecutore e il firmatario è uno solo: Zelens’kyj in persona”.
Questo è il clima, questi i personaggi, la lotta tra bande in Ucraina. È per difendere il potere di gentaglia come questa che inviamo denaro e armi in Ucraina, che si decide di riarmare i Paesi della UE per difendersi dalla “minaccia” russa.
Intanto l’amministrazione Trump ha già iniziato a incontrare i rivali di Zelens’kyj all’interno della classe dirigente ucraina. Ho già scritto che se Zelens’kyj non si toglie di torno, non morirà nel suo letto. È una mia convinzione che si rafforza.
i pupazzi non hanno osso del collo da rischiare. Se fallati si fa un richiamo. Al massimo si rimborsa cliente.
RispondiEliminaKissinger: “Essere nemici degli USA è pericoloso, essergli alleati è letale”
RispondiEliminaPrego rif. bibliografico, grazie
EliminaDa un articolo del WSJ del 17 dic 2010
EliminaTu mi invii sempre gentilmente dei link, in questo caso?
EliminaTrump ha preparato un bel trappolone per l'Europa. Ci ha
RispondiEliminaaffidato il compito di tenere a bada la Russia, mentre gli
USA rimangono a guardare e si occupano della Cina.
E ancora una volta l'Europa, con la sua proverbiale
miopia, sta cadendo nella trappola con tutte e due le
scarpe. Anziché approfittare dell'allentamento della
tensione tra Washington e Mosca per tornare ad
acquistare gas a buon mercato e alimentare la sua
industria, pensa a fare spesa per armarsi. E, poiché le
prospettive di ripresa economica nei prossimi anni sono
quanto meno incerte e la crescita è a rischio, sarà
costretta a tagliare pensioni, sanità, scuola e servizi per
finanziare il riarmo.
Alla fine dei giochi, qualcuno si siederà a tavola a
mangiare, qualcun altro finirà, invece, per essere il
pranzo.