Qualcuno comincia svegliarsi e a dire quello che era evidente fin dall’inizio, e cioè che gli Stati Uniti hanno una priorità tra tutte: la Cina. Si chiama riconfigurazione strategica. Come ho scritto più volte, per Washington è una questione di vita o di morte. Vale anche per l’Europa, se non fosse in mano a una torma di montati di testa.
Washington valuta i rapporti con la Russia in chiave strategica, per quanto riguarda la Cina e per quanto riguarda lo sfruttamento delle materie prime, comprese quelle dell’Artico. Gli affari sono affari e chi va dietro a Zelens’kyj è uno stupido. Quanto all’ex comico, se continua a fare il riottoso non morirà nel suo letto.
Resta da convincere la plebe europea che è necessario armarsi ed eventualmente partire. Rinunciare a un’altra fetta di welfare e puntare su nuovi armamenti ed equipaggiamenti, ma ciò non toglie che l’apparato militare europeo è e resterà inconsistente.
Sento dire che Francia e Inghilterra sono due potenze nucleari. È vero, ma il loro potenziale nucleare non supera il 10% di quello russo. Per tacere della carenza di vettori e di forze aeree adeguate. Quanto ai satelliti, sappiamo come stanno le cose.
Dunque si punta a un forte aumento della spesa militare (che andrà soprattutto a vantaggio dell’industria degli armamenti americana). Perciò i media agitano lo spauracchio russo. Non c’è niente di meglio che la paura.
Per vivere felici, non resta che chiedere un fido alle banche ipotecando il TFR allo scopo di acquistare azioni dell’industria militare e di quella estrattiva di materie prime.
Io questa minaccia militare cinese non la vedo proprio. Siamo i loro migliori clienti, perché distruggerci? Lo dico perché i burocrati europei, appena avranno finito di strillare che Trump è un bullo, faranno tutto quello che vuole Trump.
RispondiEliminaMa infatti
EliminaPerò sono una vera minaccia commerciale, specie per gli usa
Eliminahttps://www.officinadeisaperi.it/eventi/trump-dopo-i-dazi-la-cina-incassa-un-altro-regalone-da-il-manifesto/
RispondiEliminaA proposito di... Riconfigurazione strategica... Non credo che Putin non abbia capito, anzi!
RispondiEliminaQuindi ora egli (Putin) ha abbastanza coltello da parte del manico per far valere gli interessi della Russia, che non sono solo quelli che hanno ai loro confini (Ucraina docet!)
Insomma, le cose non sono così lineari!
Il mercato azionario è roba da vecchi, io sono vecchio ma alle mie nipotine (sette e dieci anni) regalo una sterlina oro ad ogni compleanno (insieme a una torta mandorle e cioccolata fatta da me). E mi sento meno vecchio .
RispondiEliminaIl tutto sancisce il definitivo scollamento fra la volontà popolare e gli apparati politici. Lasciamo da parte il caso Romania, dimostrazione di come la democrazia proprio nella UE sia una mera finzione.
RispondiEliminaImmagino che la percentuale della popolazione europea che vorrebbe buoni rapporti con la Russia sia piuttosto bassa, eppure a guidare la politica estera è stata chiamata la russofoba più accanita, non sazia che nel suo paese, che ha meno abitanti di Milano, la minoranza russa sia pesantemente discriminata.
Come solito il tuo commento è puntuale e appropriato
EliminaGrazie, a parte il fatto che mi sono reso conto aver scritto "che vorrebbe buoni rapporti con la Russia sia piuttosto bassa" al posto di "alta", per fortuna nessuno con cui mi capita di parlare ha veramente paura che Putin voglia arrivare a Lisbona, sento invece molta gente affranta dalle bollette degli ultimi mesi.
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