Giovani, l’Europa vi chiama. La naja è sospesa, non abrogata. Fino all’età di 45 anni, i maschietti sono richiamabili per il servizio militare. L’ex baby-sitter di casa Fiorello ha dichiarato che l’Italia non invierà soldati. Che ciò possa dipendere da lei è solo illusione. Ad ogni modo speriamo che a questo paese d’inveterati ipocriti non accada nulla di esplosivo per ritorsione verso tali prese di posizione. Va tenuto conto della guerra non ortodossa.
Per la democrazia ci vuole la pace; per la pace ci vuole la sicurezza, per la sicurezza ci vogliono le armi. Finalmente ci siamo arrivati, imbelli fannulloni. Me ne ricordo un altro di sillogismo simile: le sarde salate fanno bere molto; bere molto spegne la sete; dunque, le sarde salate tolgono la sete. Ineccepibile.
A incitare alle manifestazioni di piazza per il riarmo sono i giornali sciovinisti della grande borghesia. Un film già visto. Michele Serra dice: “Non abbiamo risposte, solo domande”. Anche se questo simpatico briccone certamente non mi sente, gli rispondo.
Il concetto di “sicurezza” implica la sfera economica. Economia e guerra sono sempre andate di pari passo – per accaparramento di risorse, difesa di rotte commerciali strategiche, protezione o espansione di mercati di acquisto o di vendita, eccetera. Lo spazio economico va conquistato e difeso, con le armi, più ancora di un territorio limitato. Il potere possiede questa consapevolezza, e tale consapevolezza è alla base del potere delle classi dominanti.
Veniamo all’oggi: l’inasprimento e approfondimento degli antagonismi generati dall’imperialismo portano alla guerra. L’imperialismo europeo, non meno degli altri imperialismi, è reazionario nei suoi fondamenti economici. Dichiararsi “europei” in questo frangente storico significa appoggiare l’imperialismo europeo.
L’Unione Europea non esiste se non come rappresentante degli interessi delle banche e dell’oligarchia finanziaria. È sufficiente pensare al sistema vigente dei meccanismi fiscali, così come quello dei salari e delle tariffe, per avere una prova lampante che non esiste alcuna “unione”. I vari Michele Serra, stipendiati dai padroni dei giornali, hanno interesse a far gli ingenui e, con aria seria, parlare di democrazia e di pace sotto l’imperialismo europeo, che non pensa ad altro che ai profitti e a riarmarsi.
Vediamo la Germania: è necessario un emendamento costituzionale che faccia decollare il massiccio pacchetto di riarmo e guerra. Domani, in convocazione straordinaria, il Bundestag uscente, la CDU/CSU e la SPD, insieme ai Verdi, voteranno per il riarmo e la guerra. Perché dopo il riarmo è sempre venuta la guerra. Vedere la signora Liliana Segre in sintonia con i rappresentanti dell’imperialismo germanico fa un certo effetto.
Sia chiaro: la propaganda pacifista corrente non è dissimile, perché punta a riformare il sistema. Pensate un po’, riformare il monopolio e l’imperialismo! Per un capitalismo “onesto”, possiamo immaginare. Consolare nel modo più reazionario le masse, con la speranza della possibilità di una pace permanente nel regime del capitalismo.
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