martedì 21 dicembre 2021

Non siamo nati tutti sotto il segno della capra


Tante cose stanno passando come fatti normali, ma non lo sono. Per esempio quel teatrino televisivo serale nel quale quattro o cinque persone, giornalisti, medici, vicepresidenti di questa o quella categoria, si contrappongono a un unico oppositore. Chi conduce, dà la parola a turno a ognuno degli ospiti, in realtà volteggiando ad arte. Ovvia la sproporzione che in tal modo viene a stabilirsi. Non è un confronto alla pari, nemmeno lontanamente. Quando tocca la parola a chi è fatto apparire come un bastian contrario settario, la sua voce è spesso sovrastata dalle contestazioni degli altri presenti, chiarissimi razionalisti. Messo così il confronto è inesistente, altro che libero e plurale. Ciò è fatto passare per normale, senza alcuna vergogna, e cade nell’indifferenza. Invece sono fatti vergognosi per le modalità, la sproporzione e la reiterazione.

Ci si può chiedere perché i bastian contrari di volta in volta accettino un confronto così impari e mediaticamente squilibrato, ben sapendo che riporteranno forti perdite a prescindere dalle argomentazioni addotte e che nessuno dei presenti in studio ha voglia di ascoltare. La risposta può essere: qualcuno deve pur dare voce a certe posizioni, a delle opinioni che seppure minoritarie, a volte anche ossessionate da credenze, non sono certo marginali rispetto all’assordante maggioranza rumorosa. E poi, siamo così sicuri che si tratti di una maggioranza compatta e univoca su degli assunti che sono diventati atti di fede? C’è motivo di dubitarne fortemente.

È quello proposto da una parte e dall’altra il rapporto che dovremmo avere con la “scienza”? Sia detto senza offesa per gli adoratori di Conte prima e di Draghi oggi e sempre: il fatto che ci si adegui a una certa situazione sociale e sanitaria, ingoiando il porridge d’incongruenze amministrative e bestialità “scientifiche” quotidiane, non significa aderire a una data concezione del mondo, essere d’accordo in tutto e per tutto con chi difende a oltranza, ossessivamente e a prescindere, le decisioni calate dall’alto. Soprattutto essere d’accordo con certi personaggi classificati a sinistra. Quando questi strenui difensori della libertà di parola e di espressione, già sedicenti apostoli della “complessità del mondo”, daranno adeguato spazio e parola sui meccanismi economici che producono disuguaglianze sociali intollerabili?


12 commenti:

  1. dice Mattarella che, forse, si è dato troppo risalto mediatico ai no vax.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No-vax è diventata una categoria onnicomprensiva, che dovrebbe annoverare dai semplici idioti a quelli che sostengono che i vaccini servono ma hanno un’efficacia parziale e limitata nel tempo; che le mascherine servono al chiuso e anche all’aperto in particolari condizioni, ma non per fare una passeggiata per via o al parco; che il green pass non serve perché anche i vaccinati sono potenziali veicoli di contagio; che non c’è stato screening davanti alle chiese, per esempio, per verificare quanti positivi asintomatici le frequentino; eccetera.

      Elimina
    2. il sig. PdR che dice dei decreti ex art. 77 Cost. non pubblicati in G.U. dopo 6-7 gg? di questo dovrebbe occuparsi, o sbaglio?

      Elimina
    3. sai Olympe, quando al circo il loro trapezista muore sfracellato davanti ai bambini fanno subito uscire i clown

      Elimina
    4. Ormai ti becchi del no-vax solo a mettere in discussione uno qualsiasi degli assiomi enunciati dal governo. Non ho mai apprezzato molto Mattarella, diciamo che questa è stata un'uscita piuttosto fuori ruolo e luogo.

      Elimina
  2. Su Repubblica di ieri, al posto d'onore, che un tempo si chiamava articolo di fondo, il pezzo di una signora di nome Elena Stancanelli, che risulta "scrittrice". Si tratta di una chiamata alle armi, non la prima di questi 20 mesi, ma che ha di nuovo lo stemperare nel patetismo, un po' come se fosse Mario Appelius che scrive il 24 aprile 1945. Memorabile questo passaggio: Noi che ci siamo vaccinati ci sentiamo fratelli e sorelle di chi si è vaccinato, di quelli per cui è stato facile e di quelli per cui è stato difficile, di chi ha avuto effetti collaterali e di chi non se n’è neanche accorto. È una comunità di adulti la nostra, dove la razionalità è ricompensata dal rispetto.
    Qualcuno si indigna quando si tracciano similitudini fra il giornalismo governativo di oggi e quello del ventennio. Io dico che c'è poco da indignarsi. E' ben vero che spingere in una camera a gas è diverso dal respingere da uno scuolabus. Però il metodo mostra indubbie similarità.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pochi giorni fa volevo entrare alla Scala e non mi hanno fatto entrare perchè avevo gli stivali, un boa di struzzo e il codino cotonato. Molti anni fa volevo disperatamente far parte del corpo dei Corazzieri e non mi hanno preso perché mancava mezzo metro. L'anno scorso non ho potuto partecipare a un concorso per usciere a un Ministero perché avevo superato gli ottanta anni. Massimo Mantellini mi ha cancellato un post perchè avevo scritto che sul suo sito faceva troppa propaganda ai suoi libri. Ho spedito quarantaquattro poesie a Adelphi, Einaudi e Sellerio, precisando che era soltanto una minima parte della mia produzione. Non mi hanno neanche risposto. Ho fatto domanda per trasferire la mia residenza a Dorchenaus aus dem Glattschenbach in Baviera e non l'hanno accettata perché non riuscivano a scrivere il nome. Hai proprio ragione: a forza di esclusioni e mortificazioni, di questo passo dove andremo a finire? Intanto io mi sto abituando a dosi omeopatiche di Amaro Montezuma per prepararmi a quando ci daranno l'olio di ricino. E ho comprato due flaconi di Vison Sauvage da annusare sei volte al giorno, se per caso ci aspetta il Zyklon B.

      Elimina
    2. Grande Madame e ottimo Erasmo. Mai stanchi, ma siamo pochi o siamo tanti?
      Bivaccinato, non fratello, irrispettoso.
      Lugagnan.

      Elimina
  3. https://video.corriere.it/cronaca/covid-trio-crisanti-bassetti-pregliasco-canta-si-si-vax-note-jingle-bells/a409f7de-61c2-11ec-b501-5738353be174

    Finalmente questi esperti hanno fatto luce sul mio scetticismo verso la loro narrazione.
    "poerannoi" si dice falle mie parti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. l'ho detto, senza vergogna
      nel quartetto manca la donna, come nel Cetra
      era impegnata per un servizio fotografico

      Elimina
  4. E in Austria, come una vecchia storia, qualcuno vuole superare i draghi:
    https://www.heute.at/s/linz-sucht-impfpflicht-sheriff-zahlt-2774-im-monat-100179971
    Ci deve essere una sostanza nell'aria che fa brutti scherzi, scherzi da prete ...militare

    RispondiElimina