sabato 24 aprile 2010

Riposizionamenti

«C'è qualcosa che unisce infatti De Benedetti, Ferrara, Montezemolo, Fini, Paolo Mieli e non pochi altri personaggi di rilievo del milieu politico-editoriale italiano. Ed è la convinzione che l'attuale assetto bipolare non abbia più benzina in corpo».

Giovedì scorso scrivevo: Il potere reale ha bisogno di creare qualcosa di alternativo, di decente e presentabile, al centro.
Non ci vuole né acume e nemmeno fantasia per capirlo.
E il 17 aprile in riferimento a Berlusconi: Gli si profila davanti un orizzonte di potere illimitato. Molto dipenderà dall’atteggiamento dei poteri internazionali. E anche dalla Confindustria, non tutta coesa, al di là delle sceneggiate alla parmigiana, nel conferirgli il potere assoluto.

Ai poteri forti, non solo italiani, la modificazione del quadro istituzionale potrebbe non andare bene.  Per gli affari (di tutti i tipi) lo status quo è la condizione migliore. E poi un'Italia stabile istituzionalmente e forte come paese non è gradita né in Europa, né in altri circoli.

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