Il modo in cui il Partito affronta la nota vicenda di abusi da parte di compagni deviazionisti "è cruciale per la sua credibilità politica". Lo afferma in una nota il direttore della Pravda, il compagno Federicovic Lombardinskj, ribadendo la necessità di riconoscere le colpe e farne ammenda per il "ristabilimento della giustizia proletaria" e la "purificazione della memoria delle masse". Questo - a giudizio del compagno direttore - permette di guardare con "rinnovato impegno" e con "fiducia al futuro". Lo testimoniano, tra l'altro, alcuni "segnali positivi" come la diminuzione delle accuse di abuso registrata nell'ultimo anno nella province degli Urali e in Siberia, a riprova che le misure in corso di attuazione "si stanno rivelando efficaci". Una "notizia importante" la definisce il compagno direttore, sottolineando come "a un osservatore non superficiale non sfugge che l'autorità del Segretario Generale del Partito e l'impegno intenso e coerente del Politburo ne escono non indeboliti, ma confermati nel sostenere e orientare i Soviet nel combattere ed estirpare la piaga degli abusi".
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Il modo in cui la Chiesa affronta la vicenda di abusi sessuali su minori da parte di sacerdoti e religiosi "è cruciale per la sua credibilità morale". Lo afferma in una nota il direttore generale di Radio Vaticana, il gesuita Federico Lombardi, ribadendo la necessità di riconoscere le colpe e farne ammenda per il "ristabilimento della giustizia" e la "purificazione della memoria". Questo - a giudizio di padre Lombardi - permette di guardare con "rinnovato impegno" e con "fiducia al futuro". Lo testimoniano, tra l'altro, alcuni "segnali positivi" come la diminuzione delle accuse di abuso registrata nell'ultimo anno negli Stati Uniti d'America, a riprova che le misure in corso di attuazione "si stanno rivelando efficaci". Una "notizia importante" la definisce il gesuita, sottolineando come "a un osservatore non superficiale non sfugge che l'autorità del Papa e l'impegno intenso e coerente della Congregazione per la Dottrina della Fede ne escono non indeboliti, ma confermati nel sostenere e orientare gli episcopati nel combattere ed estirpare la piaga degli abusi" (Nota del direttore generale della Radio Vaticana).
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La Chiesa cattolica austriaca ha deciso di nominare un «rappresentante indipendente» delle vittime per indagare sui casi di abusi sessuali. Lo ha detto, alla tv di Stato, l'arcivescovo di Vienna, Christoph Schoenborn, annunciando che il ruolo sarà affidato ad una donna, Waltraud Klasnic, ex governatrice regionale. «Vogliamo far uscire le indagini dalla Chiesa ed affidarle ad un rappresentante indipendente», ha detto il vescovo.
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Vediamo quanto “indipendente”. La signora Waltraud Klasnic è stata presidente regionale dell'ÖVP (National Party People's Party Stiria), un partito conservatore di ispirazione cattolica, al potere in Stiria prima di perdere le elezioni per uno scandalo economico-finanziario.
Proviamo ad immaginare che esponenti dei testimoni di Geova, oppure di qualunque altra confessione religiosa, risultino coinvolti in massicci episodi di abuso e stupro come nei fatti avviene per la Chiesa cattolica. Supponiamo quindi che la Congregazione cristiana dei testimoni di Geova austriaci nomini per l’inchiesta indipendente una signora, e che costei risulti essere aderente alla stessa confessione religiosa. Domanda, di quale cazzo di indipendenza si tratta? Del cazzo, appunto.
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