martedì 9 marzo 2010

Tutte le misure necessarie




Il governo di Atene ha approvato il piano di riduzione del deficit da 4,8 miliardi di euro. Le misure includono tagli a tredicesima (30%) e quattordicesima (60%), nuova stretta sui salari (12%), congelamento delle pensioni, aumento di Iva dal 19 al 21%, soppressione dei bonus e imposte su benzina, alcol e sigarette.
Il presidente dell’eurogruppo Jean Claude Juncker ha detto l’annuncio di Atene conferma l'impegno del governo ellenico a prendere tutte le misure necessarie per raggiungere gli obiettivi del programma e per assicurare unua riduzione del deficit del 4% del PIL entro il 2010.
Tutte le misure necessarie tranne l’acquisto di sistemi d’arma per miliardi di euro (del quale la Germania si pappa i più grossi e succulenti bocconi). Segue scheda.
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Entro il 2010 l’Esercito greco punta a ritirare tutti i carri armati  M48A4 e gli M60 A1 ed A3 ancora in servizio e a schierare una linea basata interamente su Leopard HEL, Leopard 2 A4, M48A5 MOLF e Leopard 1 A5.
I Leopard 2 HEL (una versione customizzata del Leopard 2 A6) sono stati ordinati nel marzo 2003. Un totale di 170 esemplari ai quali vanno aggiunti altri 180 Leopard 2 A4 ac­quistati, due anni dopo, dalla riserva dell’Esercito tedesco (e ora altri 150 Leopard 1 A5).
Il 30 maggio 2009 il primo HEL è stato preso in consegna dalla 25ª Brigata corazzata con una cerimonia a Xanthi. Nel pro­gramma è attivamente coinvolta anche l’industria locale, la EBO, che assembla 140 carri, mentre la realizzazione dei primi 30 carri del lotto è a cura invece del progettatore, ovvero la tedesca Krauss Maffei Wegman.
Per quanto riguarda il set­tore dei blindati, la Grecia dovrebbe portare a termine l’acquisizione di un cingolato da tempo già identificato nel russo BMP-3M, con il quale sostituire una parte dei BMP-1 ex DDR acquistati nei primi anni Novanta (attualmente ne dovrebbero essere in servizio ancora 378 esemplari). Al momento non c’è certezza se sia già avvenuta la firma del contratto con l’industria russa per oltre 400 veicoli. Si tratta del più grande accordo nel settore della Difesa tra un Paese NATO e la Russia mai stipulato finora.
Per quanto riguarda la Marina, la Grecia si è già dotata di quattro ultramoderni sottomarini Type 214, acquistati dalla tedesca ThyssenKrupp Marine Systems AG tramite istituti di credito tedeschi. Il primo battello della classe, denominato Papanikolis, è già stato conse­gnato alla Marina, ma quest’ultima si è rifiutata di prenderlo in consegna a causa di una serie di problemi. In particolare, il Papanikolis avrebbe evidenziato un eccessivo livello di vibrazioni in superficie, troppa rumorosità in immer­sione, vibrazioni al periscopio, cadute frequenti del sistema di combattimento Isus 90 e perdite di potenza nel sistema di propulsione. Sempre nel settore subacqueo è in via di completamento anche la modernizzazione dei quattro sotto­marini Type 209 (1200) classe Poseidon (seconda fase del programma Nettuno).

Per quanto riguarda le unità di superficie, al momento è in pieno corso di svolgimento il programma di upgrade di sei fregate classe Elli (ex-classe Kortenaer), su un totale di 10 in servizio acquistate nella seconda metà degli anni Novanta (per la precisione due costruite ex-novo per la Marina greca dall’industria olandese ed altre otto di­rettamente trasferite dalla Marina dei Paesi Bassi). Tre unità hanno già completato il programma e la quarta ha comple­tato da poco le prove di accettazione in mare. Sempre nel campo delle unità di superficie le priorità sono attualmente due: l’acquisizione di sei nuove fregate e la modernizzazione delle quattro MEKO 200HN. Da tempo, la Marina greca ha nel mirino una nuova fregata con la quale far fronte, soprattutto, al ritiro delle quattro clas­se Elli non modernizzate. Tutti i maggiori costruttori europei di navi - DCNS, ThysseKrupp Marine AG, Navantia – sono in corsa per soddisfare il requisito. Per il programma sono già stati allocati 2,8 miliardi di euro.

Anche per lAeronautica la Grecia ha stanziato ingenti risorse.La sua è una forza aerea estremamente moderna e flessibile, cresciuta molto soprattutto a partire dalla secon­da metà degli anni Ottanta. Certo sono ancora in servizio i Phantom e i Corsair , ma da tempo è sta­to formulato un requisito per l’acquisizione di 40/60 nuovi velivoli multiruolo con i quali far fronte al ritiro di questi ultimi, mentre almeno una parte degli F-4 dovrebbero restare in servizio ancora per diversi anni grazie al program­ma di modernizzazione Peace Icarus. Il programma, parti­to nel 1997 con la collaborazione dell’industria tedesca, è già stato completato e nel marzo 2005 è stato consegnato l’ultimo esemplare dei 39 F-4 sottoposti a modernizzazione.
L’Aeronautica ha in servizio anche 25 Mirage 2000-5, la ver­sione più moderna oggi a disposizione dello storico caccia francese.

Tuttavia il fulcro dell’Aeronautica greca è costituito dagli F-16, in servizio in 140 esemplari nelle versioni Block 30/50/52, forniti nell’arco di 20 anni da Lockheed Martin e General Dy­namics nell’ambito del programma Peace Xenia. Le prime tre fasi del programma, Peace Xenia I/II/III sono già state da tempo completate ed oggi sono in servizio 40 F-16 Block 30, 40 Block 50 e 60 Block 52.

Nel dicembre 2005, dopo la clamorosa rinuncia del Governo greco all’Eurofighter, sono stati ordinati a Lockheed Martin altri 30 F-16, ma nella nuova versione Block 52 Plus. La consegna dei primi esemplari di Block 52 Plus è già stata effettuata.


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