venerdì 28 gennaio 2022

L’Italia, un Paese dell’Est

 

Spesso si è tratti in inganno dal nostro modo di osservare le cose, ossia dal nostro punto di vista. In un mappamondo è il tipo di proiezione utilizzata a darci la dimensione e collocazione di ciò che vi è raffigurato. Che non corrisponde alla realtà.


Oggi la proiezione è quella di van der Grinten, la quale grossomodo ricalca quella di Gerhard Kremer, che nel XVI secolo aveva l’inconveniente tecnico (che però diventava strumento politico) di rappresentare il Sud del mondo (100.260.000 Km2) come la metà del Nord (49.030.000 Km2). Dove la Groenlandia, 2.176.165 Km2, risulta uguale, se non più grande, del continente africano (30.258.010 Km2), il quale è quindici volte più esteso dell’isola artica.

Tuttavia la Groenlandia, l’isola più grande del globo, è ben più vasta di Francia (metropolitana), Spagna, Germania, Italia, Portogallo, Austria, Svizzera, Olanda, Belgio e Lussemburgo messe insieme. L’Europa, con i suoi 10.149.253 Km2, risulta nella proiezione di Mercatore della stessa dimensione del continente sudamericano, che però con i suoi 17.843.898 Km2 è quasi il doppio del nostro continente.

E a proposito di Sudamerica, forse non tutti sanno che il Brasile ha una superficie più vasta degli Stati Uniti (se si esclude il suo più grande frigorifero, cioè l’Alaska).

Anche riguardo l’Italia ci sono interessanti curiosità. Per esempio la Lombardia è solo la quarta regione italiana per estensione. Si dice Nord Est, ma non pochi napoletani si stupirebbero di sapere che la loro città si trova più a est di Trieste. Palermo non solo è più a est di Roma, ma anche di Venezia. Non diciamo poi ai baresi che sono più a est di Vienna!

Trieste (13°48’15”E); Napoli (14°15’0”E); Palermo (13°21’41”E); Venezia (12°19’55”E); Roma (12°28’58”E); Bari (16°52’0”E); Vienna (16°22’23”E).

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L’Ucraina nel suo insieme possiede una superficie esattamente doppia rispetto all’Italia. Dopo la Russia europea, è il più grande Stato d’Europa. S’incunea per un bel tratto in territorio russo, con oltre 1500 chilometri di confine. Il 17% della sua popolazione è di etnia russa, mentre il 29,6% si dichiara di lingua russa (2001), in Crimea il 77%. La chiesa ortodossa ucraina è autonoma, sotto la giurisdizione ecclesiastica del Patriarcato di Mosca ed è l’unica in Ucraina ad avere il proprio status canonico riconosciuto da tutta la comunione ortodossa orientale.

Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, in riferimento all’Ucraina, alla Georgia e alla Moldavia ha insistito sul “diritto di ogni nazione di scegliere le proprie disposizioni di sicurezza”. Ha aggiunto: “Rimaniamo pienamente impegnati nel nostro trattato istitutivo e nel nostro impegno di difesa collettiva sancito dall’articolo 5”.

È palese che la NATO, vale a dire gli Stati Uniti che della NATO sono tutto, persegue una strategia sconsiderata e provocatoria. Se l’Ucraina si unisse alla NATO e se le milizie ucraine di estrema destra e anti-russe come il reggimento Azov provocassero incidenti bellici con la Russia, l’Ucraina potrebbe invocare l’articolo 5 del trattato NATO. I paesi aderenti all’alleanza, sulla base dell’inequivocabile disposto di quell’articolo, sarebbero obbligati a entrare in guerra con la Russia. Sembra un rischio lontano? Come diceva quel tale, basta una scintilla per dare fuoco a una prateria.

4 commenti:

  1. Ricordo di aver sentito che l'adesione alla NATO è concessa a Paesi indipendenti (!) che non siano già in conflitto o disputa con altri Paesi: ad esempio di recente Skopje è entrata nel club militare nordatlantico (!) dopo aver risolto la controversia con Atene con il compromesso della ridenominazione "Macedonia del Nord"; così l'Italia divenne atlantica (!) dopo la soluzione della questione triestina. Le iniziative militari russe (secessione telecomandata della Transnistria; invasione della Georgia e fondazione dell'Ossezia del sud; acquisizione della Crimea ed aperto sostegno dei secessionisti di Donetsk e Lugansk) vanno lette dunque come misure preventive per scongiurare di avere la NATO anche ai confini meridionali, oltre che nel Baltico. Gli USA stanno al gioco dei Russi perché il loro scopo è tenere sempre alta la tensione nel quadrante europeo, rendendosi necessari contro uno Stato continentale (di oltre 17 milioni di kmq) che, in alternativa, renderebbe l'Europa ricchissima quanto la spoliazione del Sudamerica ha reso gli stessi USA una potenza globale. Nessun Paese deve conseguire l'egemonia in Europa.
    P.S.: noi Pugliesi sappiamo di essere levantini almeno dal Neolitico. Una curiosità: ricordo di aver visto da bambino una mappa scolastica dell'Italia nella quale il Salento era stato tracciato in un riquadro a parte perché altrimenti si sarebbero dovuti raffigurare per intero anche la Jugoslavia e l'Albania, creando turbamenti o fantasie geopolitici negli alunni.
    (Peppe)

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  2. ma Cuba ha il “diritto di scegliere le proprie disposizioni di sicurezza”.

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  3. Ma come, non le hanno detto che i russi sono i cattivi e gli americani i buoni?
    Ma almeno le basi ...

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