Secondo il Global status report on alcohol and health 2018 dell’OMS (*), circa 2,3 miliardi di persone sono bevitori di alcol. Il consumo totale di alcol procapite nella popolazione mondiale di età superiore ai 15 anni è passato da 5,5 litri di alcol puro nel 2005 a 6,4 litri nel 2010 ed era ancora al livello di 6,4 litri nel 2016. I livelli più alti di consumo procapite di alcol sono osservati nei paesi della regione europea dell’OMS.
Durante questa pandemia virale le cose su questo fronte (come in tanti altri) temo non siano migliorate, al contrario. Conosco poche persone disposte a confidare con franchezza la loro tendenza episodica o cronica ad affogare le loro serate, le loro notti, a volte le loro giornate sotto torrenti alcolici, fino a sognare a volte di voler fare i baristi. Tutto questo rimane invisibile, fluttuante, incerto, però si trinca di più eccome quando sei costretto in casa. Altri dati ufficiali qui sotto cliccando “continua a leggere”.
Nel 2016, il consumo dannoso di alcol ha provocato circa 3 milioni di morti (5,3% del totale decessi) in tutto il mondo. La mortalità derivante dal consumo di alcol è superiore a quella causata da malattie come la tubercolosi, l’HIV/AIDS e il diabete. Tra gli uomini, nel 2016, si stima che 2,3 milioni di decessi siano attribuibili a consumo di alcol.
Nel 2016, a livello mondiale, l’alcol è stato responsabile del 7,2% di tutte le morti premature (tra le persone under 69 anni). Le persone di età più giovane erano sproporzionatamente colpite dall’alcol rispetto alle persone anziane e il 13,5% di tutti le morti tra quelli che hanno un’età compresa tra 20 e 39 anni sono attribuite all’alcol.
A livello globale si stima che 237 milioni di uomini e 46 milioni di donne presentino disturbi da consumo di alcol, con la più alta prevalenza di disturbi da consumo di alcol tra uomini e donne nella Regione Europea (14,8% e 3,5%) e nella Regione delle Americhe (11,5% e 5,1%). I disturbi da uso di alcol sono più diffusi nelle persone di Paesi ad alto reddito.
In tutto il mondo, più di un quarto (26,5%) di tutti i giovani tra i 15 e i 19 anni sono attualmente bevitori, pari a 155 milioni di adolescenti. I tassi di prevalenza del consumo corrente sono i più alti tra i 15 e i 19 anni nella regione europea dell’OMS (43,8%), seguita dalla regione delle Americhe (38,2%) e della regione del Pacifico occidentale (37,9%).
Un quarto (25,5%) di tutto l’alcol consumato nel mondo è sotto forma di “non registrato”, vale a dire alcol che non è preso in considerazione nelle statistiche ufficiali nazionali sull’alcol, la tassazione o vendita poiché di solito è prodotto, distribuito e venduto al di fuori dei normali canali legali.
A livello mondiale, il 44,8% dell’alcol totale registrato è consumato sotto forma di superalcolici. La seconda tipologia di bevanda più consumata è la birra (34,3%) seguita dal vino (11,7%).
Nonostante i tre milioni di morti ogni anno per patologie legate al consumo dannoso di alcol, le migliaia di morti annuali attribuibili all’alcol solo in Italia, gli incidenti stradali, gli omicidi e le violenze domestiche, eccetera, abbiamo mai sentito trattare questo tema, anche incidentalmente e occasionalmente, nei più noti talk show? Perché no, secondo voi? Alle prime 100 risposte in omaggio una bottiglia di cognac.
(*) Mi pare sia l’ultimo report OMS specifico disponibile in rete, ma se ne scovate un altro di più recente e me lo segnalate, grazie anticipatamente e prosit.
Cognac? E dopo un post del genere ti metti pure ad istigare?
RispondiElimina😁
iniettiamo ai bimbi sostanze di cui si sa poco e temiamo un sorso di Francois Peyrot di soli 30° ?
Eliminaessendo finora il tuo l'unico commento, rischi di dover bere tutte le 100 bottiglie di cognac in palio, e però ti salva il fatto che sei troppo anonimo anche per una sola bottiglia
Cara Olimpe, mi piace pensare di un giorno a bere insieme quel Peyrot, dimenticando nei ricordi questi infami giorni, ma purtroppo non ci sarà permesso per lungo tempo, quanto penso non possederne nonostante l'ottima salute.
RispondiEliminaDopo le parole di Macron: «j’veux pas emmerder les français, mais les non-vacciné.es ça par contre oui, je compte bien les emmerder», devo fare attenzione a prendere del cognac, tuttavia, alcune delle domande trovano risposta nella pagina della giovane Leïla Angèle Chaix Zaïra, su Lundimatin; credo sia questo l'indirizzo:https://lundi.am/Omicro-onde
Bisognerà forse ricominciare tutto d'accapo come dice Leïla, fatto è che se pensavamo fosse "sicuro" questo genere di sistema democratico, ci siamo essenzialmente sbagliati, possiamo essere internati e gasati come 90 anni fa, ma solo e per ora chi come me non si è vaccinato e continua ad essere l'untore di una società che si definisce civile.
La saluto con affetto
bonste
Non si parla di alcolismo per colpa della lobby dei Veneti :)
RispondiElimina(Peppe)
tutta invidia
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